STRAGE DEL BUS, È STATA FATTA GIUSTIZIA?

di Mario Barbarisi

La Sentenza della Cassazione che ha condannato definitivamente l’ex Amministratore di Autostrade a 6 anni di reclusione,per “la strage” avvenuta sul viadotto Acqua longa,nel territorio del Comune di Monteforte irpino,in provincia di Avellino,nel 2013 è destinata a far discutere,per le responsabilità attribuite ad ASPI. Giovanni Castellucci,che all’epoca era l’amministratore di Autostrade, dopo la sentenza si è consegnato alle autorità per scontare la pena. Sono state anche accertate le responsabilità del proprietario del bus privato, riguardo alla manutenzione ed inefficienza del mezzo di trasporto. Il 28 luglio del 2013 nel tragico incidente morirono 40 persone. Erano di ritorno da un pellegrinaggio quando il bus non riuscendo a frenare nella discesa del tratto autostradale della A16,nei pressi di Avellino,travolse alcune auto in transito terminando la corsa contro il guardrail che non resistendo all’urto fece precipitare il bus per oltre 40 metri in una scarpata. Fin qui i fatti. La domanda da porgere ai magistrati che hanno indagato è: Quale recinzione è in grado di contenere un bus carico lanciato ad oltre 140 chilometri orari? Quale barriera è in grado di proteggere e contenere adeguatamente mezzi pesanti dalla fuoriuscita accidentale dalle corsie? Sono queste le domande a cui vorremmo risposte? E ancora? È possibile attuare la prevenzione sulle strade e autostrade italiane,o bisogna attendere l’incidente e la strage? Senza andare lontano,restiamo in Irpinia. La Galleria del Monte Pergola,tra i Comuni di Serino e Solofra, presente nel tratto che collega Avellino a Salerno, è oggetto da numerosi anni da lavori di eterna ristrutturazione. Al momento la percorrenza è garantita su una sola corsia in entrambi i sensi di marcia. Quella del monte Pergola è uno dei tratti più lunghi e più pericolosi, in condizioni normali, dell’intero tratto stradale italiano, a dirlo è il report dell’ANAS. Sono diversi gli interventi dei soccorsi verificatisi per incidenti o, addirittura,incendi in galleria. Eppure nessuno magistrato ha ritenuto opportuno intervenire per scongiurare il peggio. Al Ministero dei Trasporti: prima del ponte sullo stretto di Messina c’è da intervenire su numerose arterie stradali e autostradali molto…troppo pericolose!


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