FINTE LE MINACCE ALLA SINDACALISTA CGIL, ORA È INDAGATA


Rosanna Galdiero, dirigente del sindacato CGIL, secondo la Procura della Repubblica di Roma, si sarebbe inventata le minacce di morte, ottenendo protezione dallo Stato e la scorta della polizia, viaggiando per anni con auto e autista pagati anche con danaro proveniente dalle tessere dei lavoratori, ma sopratutto impegnando le forze dell’ordine, costrette a scortare inutilmente la sindacalista, accompagnata in ogni spostamento, perfino in vacanza. La Galdiero, secondo i rilievi dei magistrati, avrebbe lei stessa fatto recapitare lettere minatorie negli uffici di Roma e presso il proprio domicilio, a Solopaca, in provincia di Benevento. Perfino il proiettile inesploso in una busta chiusa, recapitato nel giugno del 2022,sarebbe il frutto di una messa in scena della Galdiero. Un fatto emerso dopo accurate indagini, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche. Si tratta di accuse che, se confermate, sarebbero molto gravi;non si esclude la costituzione di parte civile della CGIL, il sindacato che avrebbe avuto un danno di immagine oltre che economico dalla vicenda che vede coinvolta la Galdiero. E dire che in passato era intervenuto lo stesso segretario Maurizio Landini per sottolineare l’impegno e “il caro prezzo” che comportava fare Sindacato, riferendosi proprio alle minacce ricevute dalla Galdiero. La prima udienza davanti al GIP è stata fissata per il prossimo 2 luglio.

Foto-Rosita Galdiero

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