GREENACCORD A SIENA-LA CULTURA SALVERÀ L’AMBIENTE

Dall’inviata a Siena Lucia Martinez Teran


Arrivando in Italia non si può non avere un senso di stupore, non solo per il buon vivere degli italiani ma anche per il loro patrimonio culturale. Subito si comprende perché è chiamato anche “Il bel paese”.

Ma se il patrimonio culturale italiano è immenso, basti pensare che è la nazione con più siti UNESCO, inseriti nell’elenco speciale del patrimonio dell’umanità, preservarlo è una impressa gigante ma allo stesso tempo necessaria.

A Siena, la prima città italiana certificata per il turismo sostenibile e “carbon neutral”, si è svolto il Forum dell’Associazione Greenaccord avente per tema “Territorio, sostenibilità e patrimonio culturale nell’era della transizione energetica”. La provincia di Siena ha iniziato un percorso nel 2001 che l’ha portata ad essere Carbon-Neutral nell’anno 2011. Ma questo è stato il punto di partenza e dal 2006 al 2023 ha ridotto del 25% le emissioni di CO2.

Il turismo, proprio per la cultura che il territorio esprime ha un grande impatto in vari settori. Un dato positivo perché porta un incremento nei posti di lavoro e ingressi notevoli per le regioni e città, ma porta anche a sfide da tener presente per lo sviluppo sostenibile. Come, per esempio, i centri storici che si svuotano per affittare le case, trasformate in uffici o B&B, le piccole attività commerciali spariscono e il trasporto dentro la città diventa difficile.

Per questo, nel 2021 ha avuto inizio il processo di certificazione del Turismo Sostenibile con la Global Sustainable Tourism Council (GSTC) seguendo i loro standards,buone pratiche che rispettano i 17 obbiettivi di sviluppo sostenibile. Nel febbraio del 2023 è stata riconosciuta e concessa la certificazione.

Ma non solo Siena è all’avanguardia nella sostenibilità del patrimonio culturale. Il Parco Archeologico di Pompei si impone, anch’esso, come primo Smart Archaeological Park in Italia e al mondo secondo Alberto Bruni, resposabile del progetto Smart@Pompei. L’uso di tecnologia consente l’integrazione di videosorveglianza, controllo accessi, antintrusione, monitoraggio sismico e idrogeologico, qualità dell’aria e droni in una sola Piattaforma intelligente, in tempo reale, dei 400 mila metri quadrati del parco.

Con il finanziamento di 105 milioni di euro dalla Comunità Europea si inizia un progetto di messa in sicurezza, restauro, consolidamento, recupero, un piano della fruizione e anche valorizzazione del patrimonio culturale di Pompei.

Il sistema conta  una copertura di Wi-Fi con oltre cento access point, antenne, e una rete in fibra ottica. Ma nel sito, per i vincoli, non si può liberamente scavare, e quindi è stata adottata una un’altra tecnologia per arrivare più capillarmente. La soluzione è l’uso di Li-Fi, un wireless ottico, a base di LED. Con questa modalità di trasmissione dati si è potuto far fruire l’informazione dei diversi monumenti del parco, tramite un’apposita App; oltre che il monitoraggio costante della città. Un altro vantaggio della tecnologia è che la stessa non produce inquinamento elettromagnetico.

Con questa trasformazione tecnologica, il settore dell’illuminazione, ora costituito di LED con chip specifici capaci di tagliare le frequenze dannose per le pitture e la vista, non solo consuma meno energia ma anche dona un’illuminazione eccellente a capolavori come la “Domus Vettii” – considerata la Cappella Sistina di Pompei per i suoi affreschi.

Inoltre, usando dispositivi fotovoltaici che alla vista sono simili alle tegole antichi usate dai romani ma all’interno hanno piccoli dispositivi capaci di trasformare la luce solare in energia che viene conservata in batterie. Ora si sta incominciando ad sperimentare con batterie al saleche non contengono materie tossiche, sono riciclabili e non hanno pericolo d’incendio.

Per aumentare l’efficienza energetica, a Pompei si usano dispositivi fotovoltaici “Invisible Solar”, una nuova tecnologia sviluppata dalla ditta italiana Dyaqua, che assume l’aspetto di qualsiasi materiale edilizio. Così, cambiando il coppo, la tegola, esistente per quello tecnologicamente avanzato, si raggiungono due obbiettivi: restauro e preservazione rispettando la continuità estetica e una produzione energetica pulita. All’interno del modulo sono incorporate delle normali celle fotovoltaiche coperte da una superficie, opaca alla vista e trasparente per i raggi solari, che permette alla luce di entrare ed alimentare le celle.

L’armonia fra cultura e ambiente trasforma anche le città. A Caserta, un grande parco verde è nato dalla riabilitazione di una ex base militare, ora diventata proprietà della diocesi di Caserta, coi principi dell’ecologia integrale proposta da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Sii.

Questo nuovo “polmone verde” sarà simile in estensione a quello della Reggia di Caserta. Ora che si è conclusa la bonifica del terreno, si prevedono cinque grande “ambienti”. Un parco naturale esperienziale aperto alla città da ripopolare per favorire la biodiversità. Un settore per le arti, con spazi per eventi Musicali e mostre. Un’area per la pace è dedicata all’accoglienza e la solidarietà, con edifici per attività sociali e luoghi per la spiritualità legata al tema dell’integrazione, dell’accoglienza, a persone povere e fragili e l’infrastruttura per la Fondazione Casa Fratelli Tutti che conterrà anche con un centro di spiritualità per la pace, il dialogo ecumenico e interreligioso. Parte del parco sarà anche dedicato allo sport con percorsi e aree tematiche legate a ‘’Natura e Territorio’’ e ‘’Persone e Spiritualità”. Il progetto prevede anche uno spazio per la formazione, la ricerca e l’inserimento di imprese che si ispirano ai principi dell’Economia di Papa Francesco.

Con impegno, dedizione e giusti investimenti, cultura ed ambiente possono offrire a tutti un futuro migliore. È tutto possibile grazie alle radici secolari dell’umanità e quando il rispetto e  la cura del Creato diventano Cultura.

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