ISRAELE, TERRA SANTA MACCHIATA DI SANGUE
Editoriale di Mario Barbarisi
Ancora violenza, Israele attacca la Palestina e i palestinesi, nel raid compiuto nei giorni scorsi ha perso la vita un ragazzo, un giovane palestinese di soli 15 anni è morto a seguito delle ferite da arma da fuoco riportate durante un attacco delle milizie Israeliane, nel campo profughi di Dheisheh, situato a sud , in Cisgiordania.
È giunto il momento che “qualcuno” dica a chiare lettere che Israele non ha alcun diritto di imbracciare le armi, un conto è la difesa, altro è opprimere un popolo. Israele non può agire indisturbata, la comunità internazionale non può far finta di non vedere: giù le armi, via i confini e quei terribili muri alzati nel silenzio delle organizzazioni mondiali e di Stati compiacenti, le stesse barriere che ci si affretta a condannare se costruite in altri Paesi. L’Olocausto è stata una immane tragedia, un’azione vile da condannare, ma a nulla serve ricordare ogni anno, ogni giorno, la Shoa se Israele continua a macchiarsi di azioni violente; la vita di ogni uomo è sacra, lo deve essere ad ogni latitudine, senza distinzione di Lingua, di sesso, di religione. Bisogna avere il coraggio di dire no alla violenza, no alla guerra, ovunque, in ogni parte della Terra. Se il passato non aiuta a vivere in pace il presente allora è tutto inutile, è una sconfitta per il genere umano, incapace di far tesoro degli errori compiuti in passato.
ENGLISH VERSION
Israel, Holy Land stained with blood
By Mario Barbarisi
Still violence, Israel attacks Palestine and the Palestinians, in the raid completed in recent days, a boy lost his life, a young Palestinian of only 15 years old died following the firearms reported during an attack by the Israeli militias, in the field refugees from Dheisheh, located south, in the West Bank.
The time has come that “someone” says clearly that Israel has no right to harness weapons, one account is the defense, another is to oppress a people. Israel cannot act undisturbed, the international community cannot pretend not to see: down the weapons, via the borders and those terrible walls raised in the silence of the world organizations and pleased states, the same barriers that is hurried to condemn if built in other countries. The holocaust was an immense tragedy, a cowardly action to be condemned, but it is necessary to do nothing to remember every year, every day, the Shoa if Israel continues to stain in violent actions; The life of every man is sacred, it must be at all latitude, without distinction of language, sex, religion. We must have the courage to say no to violence, no to war, everywhere, in every part of the earth. If the past does not help to live in peace the present then everything is useless, it is a defeat for mankind, unable to do Treasure of errors made in the past.