IL COMUNE DI ROMA CHIEDE SOLDI AI DEFUNTI!
Il Comune di Roma pretende 11mila euro da un uomo morto.
A Roma ad un cittadino sarebbero stati chiesti ben 11mila euro di canoni arretrati. Il fatto strano è che l’uomo è deceduto nel 2013! Nella città eterna, a quanto pare l’episodio sembra essere considerato come una …”normale” svista! Qualche tempo fa sono partite migliaia di lettere con l’intimazione di pagamenti per “canoni” non versati,senza specificare di quale affittanza si tratti o a quali anni appartengano. Con questo alquanto strano modo di procedere il cittadino non sa a quando risalgono i presunti canoni non versati e quindi non può dimostrare di essere, o meno, in regola. I fatti si riferiscono agli alloggi di edilizia popolare, passati in gestione all’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica del Comune di Roma. A questo punto i canoni potrebbero (?!?) riferirsi agli anni 80 e 90. Come è noto le lettere ricevute dalle Amministrazioni pubbliche non ammettono dilazioni:”entro sessanta giorni i debiti vanno pagati,altrimenti si aggiunge anche un aggravio di interessi”. Nel caso dell’uomo deceduto gli interessi ammontano a 2mila euro su un debito totale 11mila. Uno dei figli dell’uomo ha dichiarato:”Non sappiamo come comportarci” perché la casa è stata acquistata nel 2009 tramite il notaio di Ater e la vendita non poteva essere completata in caso di pendenze con il Comune,dunque come è possibile che ora ci arrivi tale richiesta? “Stranamente con il cambiamento del primo cittadino si pensava che tutto tornasse a funzionare perfettamente,invece continuano i problemi con la gestione degli uffici,al punto tale da chiedere tasse già pagate. Secondo Fabio Catalano (Asia Usbs) “In questi casi la tempestività è importante: se non si impugnano subito queste cartelle, le stesse vengono prese in carico dall’Agenzia delle Entrate e scattano le richieste di pignoramento”,così per assurdo un cittadino romano potrebbe trovarsi in breve con un pignoramento per un debito inesistente.
Alfonso Santoli