EVASIONE FISCALE, IN ITALIA È UN RECORD!
Record mondiale:16 milioni di italiani iscritti a ruolo risultano evasori per una somma di 1.100 milioni di euro.
Nel corso degli anni si sono accumulati nei magazzini delle Agenzie delle Entrate Ben 16 milioni di cartelle non riscosse per un ammontare di 1.100 miliardi di euro non riscossi. Il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, ha evidenziato la circostanza alla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale “…Il magazzino del non riscosso continua ad aumentare anche ad esito dell’anno 2020 – 21, un anno che per la pandemia ha determinato la sospensione della riscossione”. La politica intanto pur conoscendo la situazione da almeno 7 anni continua ad ignorare la questione. Meglio rimandare,passare la palla al prossimo governo,tergiversare e in caso estremo rottamare, oppure, farne un cavallo di battaglia proponendo “il perdono” (la pace fiscale) che però metterebbe in crisi quei Comuni che nei bilanci considerano i crediti come residui attivi. Per uscire da questa strana situazione, alquanto surreale, si sono percorse inutilmente tante strade:condoni,sanatorie mascherate,sconti sugli interessi… Secondo il direttore Ruffini ora le scelte spettano al Parlamento. Possiamo anche immaginare una gestione meramente informatica come stiamo facendo ora,inviando atti a 16 milioni di cittadini,ma il tema poi è la gestione del contenzioso. Se tutti,paradossalmente facessero ricorso non sarebbe messa in difficoltà l’Agenzia delle Entrate,ma sarà messo in difficoltà il sistema della giustizia italiana”. L’Agenzia è disponibile a dare ai Comuni le informazioni contenute nella banca dati catastali per favorire i controlli . A marzo 2022 risultavano – ha reso noto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate “ più di 7mila Comuni che fruivano dei servizi di consultazione . Solo il 5% dei Comuni hanno collaborato ad accertamenti”.
Alfonso Santoli