“GERO” UN CARABINIERE DAL FIUTO SPECIALE, ARRESTATI PER DROGA PADRE E FIGLIO.

MONTORO (AV) – CONTROLLI DEI CARABINIERI CON UNITÀ CINOFILA. LA DROGA NON SFUGGE AL FIUTO DI “GERO”: PADRE E FIGLIO ARRESTATI PER SPACCIO E DETENZIONE .

Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino.

In tale contesto, un’altra attività è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Solofra che ieri pomeriggio, unitamente ad unità cinofila, hanno eseguito varie perquisizioni e tratto in arresto un 60enne e il figlio 35enne, entrambi incensurati, ritenuti responsabili del reato di “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.

Durante le perquisizioni domiciliari, il fiuto di “Gero” (questo il nome del cane antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno che ha partecipato all’operazione) è stato attirato dall’odore delle sostanze stupefacenti.

In particolare, la perquisizione eseguita a casa del 60enne ha permesso il rinvenimento di circa 70 grammi di hashish e materiale per il confezionamento (occultati in una scarpiera), 7 grammi di marijuana nascosti nei mobili del bagno, ulteriori 50 grammi all’interno di un granaio attiguo all’abitazione, nonché una pianta di “cannabis indica” coltivata nel giardino adiacente. Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, all’interno del soggiorno sono state anche rinvenute due pistole che, sebbene non funzionanti per la mancanza di alcune componenti, non hanno evitato all’uomo il deferimento per il reato di “Detenzione illegale di armi”.

All’esito della perquisizione effettuata presso l’abitazione del 35enne, è stato invece rinvenuto un panetto di 75 grammi di hashish, una dose di cocaina, un bilancino di precisione e altro materiale utile per il confezionamento, il tutto occultato all’interno di un beauty-case custodito in un mobile del bagno, 1.200 euro nascosti in una credenza e, nella legnaia, un involucro sottovuoto contenente circa 15 grammi di cocaina.

Quanto rinvenuto è stato sequestrato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, i due soggetti sottoposti agli arresti domiciliari.

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