BARI- “NESSUNO SI SALVA DA SOLO”, IL XVI FORUM DELL’INFORMAZIONE
A cura di Mario Barbarisi
Una due giorni per RI-discutere dei problemi legati al territorio e alla sostenibilità e rilanciare un nuovo rinascimento sociale ed ecologico. Questo è l’obiettivo che vede GREENACCORD al centro della XVI Giornata nazionale per la Custodia del Creato. L’associazione è un punto di riferimento nel settore della Formazione di giornalisti e comunicatori, con un’attività che risale all’anno di fondazione, il 2003, coinvolgendo nelle pregevoli attività di studio e analisi scienziati, filosofi, attivisti, scrittori, manager e Istituzioni globali come FAO, WWF, WORLD WATER COUNCIL, Legambiente, Università italiane e straniere… Il tema scelto per il Forum di Bari “NESSUNO SI SALVA DA SOLO” ha lo scopo di raccogliere la sfida del dopo pandemia da Covid, ovvero un rinascimento sociale ed ecologico grazie ad un cambiamento reale di tutti i processi di produzione industriale e di uso quotidiano. Molti dei concetti espressi sono stati trattati nelle encicliche di Papa Francesco, Laudato SÌ e Fratelli Tutti, a testimonianza di una sintonia che nei fatti costituisce una eccellente base di partenza per continuare con ottimismo a costruire in termini di Formazione per la promozione di buone prassi. Nella seconda giornata di lavoro al tavolo dei relatori sono saliti (virtualmente), tra gli altri, il professor Alberto Magnaghi e il professor Carlo Blasi, entrambi architetti. Magnaghi negli anni ’70 ha fondato La Scuola di Territorialità e l’esperienza condotta nella regione Puglia, illustrata con l’ausilio di slide, ha dimostrato che è necessaria, e soprattutto possibile, una riorganizzazione complessiva dello spazio, abbandonando vincoli e regole distruttive della qualità ambientale. L’architetto Blasi ha affrontato il tema della biodiversità e della necessità di investire :” la spesa per migliorare Ambiente e Territorio non è da considerare un costo, ma investimento ad alto rendimento”. Resta un nodo da sciogliere, riguarda la trasformazione della teoria perché diventi prassi quotidiana. C’è una storia, quella contemporanea, che racconta di un inquietante stato del Pianeta Terra, livelli di inquinamento non più accettabili. L’intervento del professor Andrea Masullo ha posto l’accento proprio sulla concretezza:recuperare il tempo perduto è possibile e doveroso. Parola d’ordine è recuperare ed investire su nuove soluzioni perchè Madre natura propone il modello della diversità che aiuta a trovare la soluzione migliore, mentre il consumismo porta alla soluzione semplice e dannosa per l’ecosistema:smaltire lontano da sé e subito ciò che non serve più. In questo “non serve più” c’è il rifiuto, quello che Papa Francesco nell’enciclica annovera come “scarto”, dove non c’è solo l’oggetto ma spesso anche la persona non inserita nella società della produzione e del consumo. Per un nuovo rinascimento sociale ed ecologico c’è bisogno di vedere il rifiuto sotto una nuova veste: una risorsa. Masullo a riguardo ha mostrato una serie di slide-esempio di produzioni che prevedono il riuso, dalle fibre dei materassi ai pannelli di legno. C’è su tutti un esempio che sentiamo di richiamare per i lettori, dagli interventi della prima giornata dei lavori del Forum, riguarda l’esperienza della Cooperativa “Semi di vita’ dove oltre alla trasformazione con successo di un bene confiscato alle mafie in un centro di produzione di bio agricoltura, delle vere eccellenze, grazie all”impiego di una forza lavoro” speciale” composta da persone considerate nella società dei consumi come degli scarti, quelli citati da Papa Francesco, e che hanno invece dimostrato il proprio valore contribuendo alla crescita dell’azienda.