IL CASO MARO’, SUCCESSO O VERGOGNA DI STATO?
Sulla vicenda che ha visto coinvolti per ben 9 anni I due soldati italiani cala il sipario, almeno quello processuale con l’India. Ma la soluzione arriva solo grazie ad un lauto risarcimento per i familiari delle due vittime. Un successo della diplomazia italiana o un’altra vergogna di Stato? Su twitter il commissario europeo ed ex premier Paolo Gentiloni ha commentato con soddisfazione la chiusura di tutti i procedimenti da parte della Corte suprema indiana. Salvatore Latorre e Massimiliano Girone dopo ben nove anni dall’incidente al largo delle coste del Kerala, nel quale rimasero uccisi due pescatori indiani non saranno più sotto processo.
“Grazie a chi ha lavorato con costanza al caso”, ha commentato il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio. Ma la verità è probabilmente un’altra. Tanto per cominciare la lunga detenzione ed il processo sono terminati dietro il pagamento di una ingente somma e non perché si è arrivati all’accertamento dei fatti e della verità.
La moglie di Latorre ha dichiarato:”da anni siamo carne da macello, Massimiliano presto andrà in procura.
”Da 9 anni sono costretta a parlare a nome di mio marito. A lui è stato fatto esplicito divieto di parlare pena pesanti sanzioni. Non può nemmeno partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica. È vincolato al segreto. È ora di chiedersi perché le autorità militari vogliono mantenere il segreto su ciò che sa e vuol dire. Quello che so è che per la politica italiana siamo stati carne da macello. Presto Massimiliano si presenterà alla procura di Roma”. Così si è espressa Paola Moschetti, moglie di Massimiliano Latorre, uno dei due Maro’, all’ANSA,lasciando intendere amarezza e disapprovazione per quanto accaduto.