RISORGERE A VITA NUOVA, SENZA IPOCRISIE!
Editoriale di Mario Barbarisi
La Pasqua si avvicina, siamo pronti a comprendere la Resurrezione e a mettere in pratica gli insegnamenti della fede? Non è facile rispondere a questa domanda, forse nessuno può dirsi pronto, il cammino della conversione ci impegna in riflessioni che andrebbero attualizzate per essere vissute nel contesto temporale di riferimento. Forse la domanda che segue può, in qualche modo, aiutarci: dove muore Gesù? E dove risorge? Il Cristo risorge e muore dentro di noi, nello stesso luogo, Egli abita in noi, basta volerlo! Il Salvatore nasce, muore e risorge solo se ciascuno di noi lo desidera per davvero, se si comprende che la Fede è altra cosa rispetto alle mille luci della festa, alle tavole imbandite, ai costosi regali, ad ogni rappresentazione e ostentazione… Gesù fugge da tutto questo, ricorderete la cacciata dal Tempio (Marco:11,16,17) perché Egli non fa preferenze, con Lui non c’è “clientelismo”, non ci sono raccomandazioni:andare a Messa o non mancare ad una sola processione è cosa buona, ma non dà diritto ad un bonus, nessuno può nascondersi ai Suoi occhi, né dietro palazzi, né dietro vestiti eleganti e nemmeno dietro l’abito talare. Le tante guerre in atto, la violenza su uomini, donne e bambini, l’inquinamento del pianeta Terra, le ingiustizie, le malattie, gli scandali… rendono più difficile ma anche necessario pregare, insistere per chiedere aiuto, il giusto sostegno in un cammino difficile, colmo di ostacoli ed incertezza. Gesù è ancora pronto a risorgere per noi, ma dobbiamo volerlo! Egli guarda alle miserie di una umanità sofferente, guarda ai numerosi migranti già morti e che muoiono ancora in mare, alle guerre, ai circa cinquecento minori che ogni giorno attraversano dal Messico il confine con gli Stati Uniti in cerca di accoglienza… L’elenco è lungo e potrebbe continuare. È la seconda Quaresima che viviamo in Pandemia, quante persone, amici, parenti e conoscenti ci hanno lasciato, senza poter ricevere una carezza, il conforto dei propri cari e neanche un rito funebre. Con la sofferenza il Signore è più vicino, è Lui che ci abbraccia e conforta, indicando la strada. Tutto il resto che si sta consumando, oltre alla Solidarietà autentica, è puro affarismo, con le industrie dei vaccini che non rinunciano agli affari, anche se ogni giorno muoiono migliaia di persone, vite che potrebbero essere salvate. Ciononostante c’è Misericordia per tutti. Dall’alto della croce, Gesù alza lo sguardo e vedendo, oggi, tutto ciò che accade chiede, ancora una volta, al Padre di perdonare perché gli Uomini non sanno quello che fanno. Auguri di buona Pasqua di Resurrezione a tutti .