IRAQ-PAPA FRANCESCO IN TRINCEA, I VESCOVI IN SALOTTO!
Editoriale di Mario Barbarisi
Si è concluso il viaggio di papa Francesco in Iraq, terre martoriate, con una popolazione allo stremo, “grazie” all’intervento delle forze militari statunitensi e degli alleati occidentali:bombardamenti ed embargo, con la cacciata del regime di Saddam hanno fatto accrescere l’instabilità economica e politica. Dalla fertile terra dei giardini di Babilonia, ricca di giacimenti petroliferi e di acqua, ora restano solo lacrime e sangue. È qui che il Papa venuto da molto lontano ha voluto recarsi per portare con la preghiera la Parola di Speranza, ammonendo il fondamentalismo di matrice islamica. Tre giorni intensi, dal 5 all’8 marzo, con visite nelle città di Baghdad, Erbil, Mosul, Qaraqosh,Nassirya, Ur, Najaf… un tour faticoso e pieno di insidie, culminato con la celebrazione della santa Messa circondato dalle rovine dei bombardamenti e nell’incontro con il grande Ayatollah Al Sistani, a Najaf. Francesco ha lasciato il segno, non solo in Iraq, ma nella stessa Chiesa di cui è a capo:è innegabile che la sveglia suonata più volte, nel corso del mandato, dallo stesso pontefice affinché la Chiesa, colpita da numerosi scandali e silenzi imbarazzanti, risorgesse a vita nuova non ha prodotto, almeno per il momento, alcun effetto. Mentre il sommo Pontefice, nonostante gli acciacchi causati dall’età viaggia in una delle principali polveriere del mondo, ecco che Vescovi e sacerdoti (seppur con le dovute eccezioni) restano “comodamente” seduti in salotto tra ori e privilegi consolidati nel tempo. Peccato che oltre ai conflitti, tuttora in corso, si aggiungano sul pianeta catastrofi climatiche, carestie e una pandemia che ha prodotto milioni di morti. La Chiesa, e chi la rappresenta, che su invito del Papa dovrebbe vivere la quotidianità, fino a” sentire la puzza delle pecore ” resta, invece, chiusa come un qualsiasi ufficio di servizio. Cos’altro dovrà accadere affinché ci si renda conto che solo il ritorno alle origini della fede potrà salvare la Chiesa da un ulteriore ridimensionamento senza precedenti? È terribile vedere il Tempio chiuso e abbandonato, una ferita che fa soffrire tanto Francesco e che, probabilmente, è tra le cause della rinuncia al soglio pontificio di Benedetto XVI.