È MORTO RAFFAELE CUTOLO, CAPO DELLA NCO.
Raffaele CUTOLO si è spento in serata, presso l’infermiera del carcere di Parma, dove era recluso in regime di 41 bis. Aveva compiuto 79 anni. Noto anche come “il professore” , per l’aspetto gentile e il modo di ragionare, con atteggiamento da intellettuale, è stato il capo indiscusso della NCO, la Nuova Camorra Organizzata, che negli anni ’80 era salita prepotentemente alla ribalta della cronaca per aver generato un sistema feroce per il controllo del territorio, in particolare traffici e appalti, con ramificazioni in numerosi settori e attività. CUTOLO era il detenuto più anziano in regime di 41bis,un dato sorprendente se si considera che molti carcerati, detenuti per reati gravi, come nel caso degli autori del sequestro e omicidio di Aldo Moro, non hanno scontato pene così lunghe. È questo un dato sul quale varrebbe la pena di riflettere. CUTOLO era custode di numerosi segreti, soprattutto per i rapporti con la politica, si parla di recente della trattativa STATO-MAFIA, ma esisteva ancora prima la trattativa Stato-Camorra, un aspetto sul quale non si è mai ritenuto opportuno indagare adeguatamente, e che vide protagonista proprio il Professore di Ottaviano. I fatti risalgono agli anni ’80,quando in Campania le Brigate Rosse sequestrarono il Consigliere regionale Cirillo. Per la liberazione “pezzi dello Stato” si recarono in segreto al carcere di Ascoli Piceno, dove era detenuto Cutolo, per chiedere di intercedere con le BR affinché Cirillo venisse liberato. Dal carcere il professore fece partire l’ordine e i suoi fedelissimi eseguirono alla lettera. Pochi giorni dopo Cirillo venne liberato. Sulla vicenda calò il riserbo totale. Dobbiamo ammettere che sarebbe stato interessante poter intervistare Raffaele Cutolo, impresa che riuscì ad Enzo Biagi, anche se allora non vi furono grandi rivelazioni. Ora il Professore porterà per sempre con sé i segreti di intrecci e misteri che hanno contribuito alla copiosa letteratura.