INCREDIBILE: AVELLINO TRA LE 10 CITTÀ PIÙ INQUINATE D’ITALIA.

La notizia diffusa dalle agenzie, relativa ai dati di inquinamento ha fornito conferme, rispetto agli anni precedenti, per quanto concerne le grandi città del nord, Torino e Milano su tutte, ma ha anche restituito un quadro nuovo e di certo non rassicurante. Tra le prime 10 città in Italia ad aver superato per un numero imprecisato i livelli di sforamento dei PM10 c’è Avellino, cittadina della Campania, capoluogo della provincia Irpina, con circa 58mila abitanti. Nell’anno 2020 nella penisola su 96 capoluoghi di provincia analizzati ben 35 hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (PM10), ovvero:35 giorni nel corso dell’anno solare, con una media giornaliera superiore a 50 microgr. /metro cubo. A Torino sono stati 98 i giorni di sforamento registrati, segue Venezia con 88, Padova con 84, Rovigo 83 e Treviso 80. Al sesto posto in classifica si trova Milano con 79, seguita dal capoluogo irpino, Avellino, e da Cremona con 78 giorni di sforamento, Frosinone 77, Modena e Vicenza con 75 giorni di sforamento chiudono la triste classifica delle 10 peggiori città, in fatto di inquinamento e qualità dell’aria. La situazione non migliora, purtroppo, nel confronto con i parametri dettati dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità:superati dal 62% in ben 60 città italiane. A guidare la classifica è sempre il Piemonte, con Torino che mostra 35 microgr. /mc di media annuale, a seguire Milano, Padova e Rovigo (34µg/mc), Venezia, Treviso (33 µg/mc), Cremona, Lodi, Vicenza, Modena, Verona (32 µg/mc). Oltre alle città del nord, a superare il limite suggerito dall’OMS, con sorpresa appare il Sud, con piccoli centri abitati, che non superano i 100mila abitanti, città come Avellino (31µg/mc), Frosinone (30 µg/mc), Terni (29 µg/mc), e poi ci sono le grandi:Napoli (28 µg/mc), Roma (26 µg/mc), chiudono Genova e Ancona (24 µg/mc), Bari (23 µg/mc) e Catania (23 µg/mc).

È facile comprendere che grandi città siano vittime di smog per il traffico veicolare e per gli scarichi delle industrie e dei riscaldamenti domestici, ma come spiegare, invece, quanto accade ad Avellino? Una piccola città del sud, con circa 58mila abitanti, poche industrie e un traffico veicolare di modesta entità? Noi non abbiamo la risposta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: