“AD AVELLINO IL VESCOVO AIELLO INAUGURA FONTANE, MENTRE I LUOGHI DI CULTO RESTANO ABBANDONATI”
Per dovere di cronaca questa Testata non può fare a meno di raccogliere e pubblicare le lamentele (riportate nel titolo in virgolettato) di alcuni fedeli che hanno segnalato il grave abbandono in cui versa una storica chiesa di Avellino, situata, tra l’altro, all’ingresso della città, (per chi proviene da Napoli, direzione Torrette di Mercogliano) a ridosso della Caserma dei Carabinieri. Si tratta della Cappella Speranza, conosciuta anche come chiesa dell’Immacolata dei Platani. È una proprietà ecclesiastica risalente al XVIII secolo,un edificio da tutelare, di pregio per la fattura e soprattutto per l’ubicazione strategica: tra Viale Italia e via Gabriele Speranza,nei pressi della rotatoria dove ha sede anche l’Istituto Universitario di Agraria intitolato a Francesco De Sanctis. Nonostante le dimensioni ridotte la cappella è sempre stata molto frequentata, non solo la domenica per la celebrazione della santa messa, ma anche durante la settimana con i momenti di preghiera e di adorazione eucaristica, svolti grazie al generoso ed amorevole impegno di un gruppo di fedeli laici. Da circa due anni l’edificio è stato chiuso. E qui la domanda: come è possibile che la Diocesi di Avellino trovi tempo e danaro per inaugurare parchi, giardini e, di recente, anche una fontana, tralasciando la cura delle chiese, dei luoghi di culto? Ovviamente il riferimento è alla citata Cappella dell’Immacolata dei Platani. In effetti a ben guardare la foto ( in basso nella pagina) si nota l’incuria, con l’erba alta che avvolge il cancello di ingresso, mentre la porta di vetro lascia intravedere l’interno intatto ma abbandonato. A parte l’esigenza di riaccedere al luogo di culto c’è da evidenziare il pessimo spettacolo che notano i passanti, sia i pedoni che quanti, numerosi, transitano con i veicoli attraverso la trafficata strada che conduce al centro della città.
Vogliamo sperare che la Diocesi di Avellino sappia far tesoro di questa segnalazione adoperandosi per restituire, al più presto, ai fedeli la piccola ed accogliente Cappella.