IL RECORD DI “POLTRONE” È DEL NORD ITALIA.
SPRECOPOLI – Rubrica a cura di
ALFONSO SANTOLI
Alla Lombardia il record del “poltronificio” delle società partecipate . In tutta l’Italia ce ne sono 7.090 con 104 miliardi di debiti
Il record delle società partecipate che accumulano debiti appartiene alla Lombardia, con 26,5 miliardi di euro, seguita da altre regioni del Nord: Friuli con 12,7 miliardi, Emilia Romagna con 8,89 miliardi di euro. Secondo la Corte dei Conti: “In molti settori (termale,creditizio, fieristico) la crisi assume un carattere strutturale e non congiunturale”. In Italia,allo stato, ci sono 7.090 società (5.766 attive) che danno lavoro a 37.807 persone occupate in attività diverse (rifiuti,trasporto,acqua), si stimano debiti per 104 miliardi di euro e crediti per 53 miliardi di euro. Secondo i magistrati: “Sul piano territoriale si rileva che in quasi tutte le Regioni del Nord il fenomeno delle perdite di esercizio non interessi più di un quarto di organismi ivi censiti,mentre nelle restanti aree il trend negativo è più diffuso(sfiorando il 40% in Calabria e in Sardegna),ma è comunque di minore impatto a livello complessivo. Guardando il profilo quantitativo ,si osserva che altri quattro quinti di perdite sono concentrati tra gli organismi societari del Nord”. Le perdite di bilancio nel 2016 sono state di circa 600 milioni di euro .Le prime dodici Società in grande passivo sono dieci e si trovano al Nord, due del Centro e nessuna del Sud .La Lombardia è la regione con più partecipate, conta 59.934 dipendenti ,in Emilia lavorano 30.342,in Veneto sono impiegate 29.296 persone,in Campania 16.805, in Puglia 10.199,in Calabria 4.391,in Basilicata 668, in Sicilia 23.512.La Procura della Corte dei Conti mette,tra l’altro, in evidenza un dato preoccupante,quello della Toscana dove ”La situazione economico-patrimoniale di molte Società partecipate della Toscana,è particolarmente grave,in alcuni casi al punto di mettere a rischio la sopravvivenza stessa della Società. La spesa per le partecipate della Toscana è in continuo aumento”.La Toscana ha trasferito nel 2018 alle controllate 137,5 milioni di euro contro i 110,1 del 2017.L’Emilia Romagna ha 47 partecipate. La Corte dei Conti annota:”Secondo quanto indicato dalla relazione dei revisori dei conti sull’esercizio finanziario il settore nel suo complesso (agenzie,aziende,consorzi,fondazioni e società) hanno comportato per la Regione Emilia Romagna nell’esercizio 2018 un impegno finanziario complessivo di 473,95 milioni di euro,in aumento rispetto al medesimo dato dell’esercizio 2017 (447,04 milioni di euro),importo in gran parte deducibile a trasferimenti correnti 374,12 milioni di euro nel 2018,dato anch’esso in aumento rispetto all’esercizio 2017 allorquando i trasferimenti correnti furono pari ad euro 344,65 milioni di euro”.Secondo la Corte dei Conti in tutta Italia “dagli esiti della revisione straordinaria emerge che il 37,35% delle società versa in condizioni da richiedere un intervento di razionalizzazione da parte dell’ente proprietario”. Il motivo va ricercato nelle società doppioni che hanno più amministratori che dipendenti ed in quelle “fantasma”oltre 1.000 delle quali non si conoscono nè bilanci,ne scopi .Ci sono,poi, le Società che hanno più amministratori e meno dipendenti .Ad esempio nel Trentino 200 su un totale di 354 seguito dalla Lombardia con 177 su 688,Veneto 89 su 368, Piemonte 88 su 320,Sicilia 82 su 229. Da evidenziare,in oltre, che le partecipate sfuggono alla spesa pubblica.