UCSI-LE BEATITUDINI DEL GIORNALISTA CATTOLICO
Editoriale di Mario Barbarisi
Si è conclusa ad Assisi la tre giorni di formazione per i giornalisti cattolici, evento organizzato dall’UCSI, al quale hanno partecipato tanti giovani provenienti da ogni parte d’Italia. La prestigiosa Unione fondata nel 1959, allo scopo di mettere insieme le energie impegnate nei Media, resiste ai cambiamenti e alle innovazioni tecnologiche, senza nascondere le difficoltà che vive attualmente tutta l’editoria, cercando nuove strade, soprattutto, attraverso la Formazione dei Giornalisti. C’è, a nostro modesto avviso, un disperato bisogno di “buona Stampa e di saggia informazione”, un ruolo svolto egregiamente da giornalisti e da Media cattolici; attualmente c’è una evidente crisi, una situazione di stallo:quello che un tempo era possibile considerare un esercito armato di inchiostro, oggi sembra essersi ridotto numericamente, complice l’avvento delle nuove tecniche di comunicazione, con una capacità diminuita di incidere, di farsi strada nell’aereopago dell’informazione. Per queste ragioni, brevemente esposte, riteniamo molto importante la presenza dell’evento di Assisi, una tre giorni che ha offerto la possibilità di incontrarsi, guardarsi in volto realmente e non in maniera virtuale, un modo collaudato che haconsentito di Formare gli in-Formatori e, al tempo stesso, tracciare linee guida, coordinare tempi e modalità di un Servizio essenziale, simbolo di libertà, contemplato nella Carta costituzionale, e offerto all’intera comunità, laica e cattolica. Quest’anno al termine dei lavori è stato approvato comunitariamente un testo proposto dalla Presidente dell’Ucsi,Vania De Luca.
” Non è un’altra Carta-ha dichiarato la Presidente – che dice agli altri cosa fare, ce ne sono già troppe. Queste parole sono per noi e per chi crede nella nostra esperienza di giornalismo e di comunità.” Si tratta delle BEATITUDINI del Giornalista; dopo averlo ricevuto e letto, in Redazione lo abbiamo definito come una sorta di “strumento per la navigazione”, di seguito ne pubblichiamo il testo augurando che esso rappresenti l’inizio di un nuovo cammino, il New Deal della Buona Informazione.
BEATITUDINI DEL GIORNALISTA
Beato il giornalista che non cerca il successo o l’interesse personale, e che al centro del racconto non mette mai se stesso
Beato il giornalista che non si nasconde all’ombra del potere ma è voce di chi non ha voce, occhi di chi non vede, orecchie per chi non è ascoltato da nessuno
Beato il giornalista che non alimenta paure e chiusure ma che nutre fiducia e speranza
Beato il giornalista che non si accontenta di notizie scritte a tavolino
Beato il giornalista che ascolta la coscienza e che non tarpa le ali alla libertà
Beato il giornalista che denuncia tante cose che non vanno, per rendere la vita migliore
Beato il giornalista che cerca sempre la verità e mai il compromesso, anche quando c’è un prezzo da pagare
Beato il giornalista che ama la pace e la giustizia e che diventa sale, lievito e luce di comunità
Beato il giornalista che riesce e raccontare buone notizie che generano amicizia sociale
Beato il giornalista che è un artigiano della parola ma conosce il valore del silenzio.