CASE DI LUSSO A PREZZI STRACCIATI
SPRECOPOLI-
Rubrica a cura di ALFONSO SANTOLI
Oltre 3.600 case della Difesa occupate abusivamente da ex militari,mogli e figli di….
In Italia e particolarmente a Roma alcuni ex militari,o loro familiari, nonostante non abbiano alcun titolo, continuano ad occupare “abusivamente” l’alloggio di Servizio. La Procura della Repubblica ha aperto, di recente, una inchiesta a seguito di una denuncia e di una relazione dello Stato Maggiore “ sui presunti abusi e falsi compiuti dagli occupanti dei 3.600 alloggi. Il fascicolo porta la dicitura “modello 45”. Dall’indagine è risultato che ad oggi su un totale di 16.398 alloggi ( 3.389 dell’Eserciti, 2.387 della Marina e 4.622 dell’Aeronautica) 3.600 risultano occupati abusivamente godendo anche dei privilegi relativi ai costi pagando dei canoni di affitto inferiori a quelli di mercato. Ha fatto scalpore nei mesi scorsi il caso dell’ex ministra Elisabetta Trenta che ha vissuto in un appartamento,assieme al marito, vicino a San Giovanni in Laterano ,al centro di Roma, di oltre 180metri quadrati ,con un posto auto, versando una quota di 314,95 euro (141,76 euro mensili ed un contributo di 173,19 euro per l’utilizzo del mobilio). Fra gli occupanti ci sono anche i militari già in pensione che secondo le norme vigenti dovrebbero traslocare,invece, indisturbati sembra restino ancora nelle case, fra questi vi sono le vedove e i figli dei militari deceduti che avrebbero dovuto dare comunicazione agli uffici competenti. L’elenco continua: ci sono, infatti, anche i dipendenti civili trasferiti ad altri ministeri, oppure che non sono più al servizio dello Stato. Dalle verifiche effettuate sarebbero emerse anche attestazioni false. Quattro anni fa la Corte dei Conti aveva reso noto delle “occupazioni sine titolo” ed altre 500 sono state abbandonate a causa della mancanza di soldi per la manutenzione, denunziando “la gravità della situazione che necessita di interventi chiari,precisi e puntuali e che vede oltre la metà degli alloggi esistenti indispensabili per il loro naturale impiego occupati “sine titulo” o perché in attesa dei lavori di ripristino”. Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini porterà in Consiglio dei ministri un decreto per “mettere a reddito il patrimonio,oppure dismettere quello che rappresenta soltanto un onere”. Il sottosegretario Tofalo si è dichiarato d’accordo con il ministro Guerini ed ha affermato che “Le categorie degli alloggi vanno suddivise in due gruppi:uno legato alla funzione svolta,che fa decadere il diritto una volta venuta meno l’esigenza operativa dell’occupante , l’altro legato alla situazione economica, che può rappresentare un supporto per chi, dovendo prestare Servizio in una città, dove il costo della vita è troppo elevato o trovandosi in una situazione temporanea di difficoltà economica, ha assoluto bisogno del supporto logistico della Difesa”.
Alfonso Santoli