CASCHI BLU ONU AD HAITI, ABUSI E STUPRI DIMENTICATI
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by Mario Barbarisi
Ha provocato sdegno e sconcerto la notizia che getta ombre profonde sulla missione dell’Onu a Haiti: sarebbero circa 300 i bambini nati da abusi dei caschi blu della missione Minustah su ragazze minorenni, meglio sarebbe dire bambine, visto che l’età è compresa tra i 12 e i 13 anni. Ad aggravare la violenza c’è l’abbandono delle giovani madri e dei neonati. L’accusa è contenuta in uno studio pubblicato su “Conversation”, rivista accademica internazionale sostenuta da un consorzio di università ( Birmingham e Queen University dell’Ontario). Lo studio si basa su interviste realizzate nel 2017, anno in cui venne definitivamente chiusa la missione ONU denominata Peacekeeping Minustah, durata ben 13 anni, durante i quali sarebbero nati almeno 265 bambini, alcuni hanno citato casi di stupro, ma più spesso il rapporto sessuale avveniva in cambio di un piccolo pagamento o di un pasto. Si tratta di un fatto increscioso che macchia in maniera indelebile il nome delle Nazioni unite e delle Missioni di pace all’estero. Costituisce un ulteriore aggravante il fatto che la vicenda rischia di passare in secondo piano nei notiziari e nei Media di tutto il mondo, per essere successivamente cancellata in fretta.