SPRECOPOLI – LE PARTECIPATE SCIUPANO RISORSE. IL QUADRO DELLA CORTE DEI CONTI.

Secondo la Corte dei Conti la situazione relativa alla Società partecipate sarebbe particolarmente grave nelle regioni del Nord

Ancora una volta la Corte dei Conti nei giudizi di pacifica dei bilanci delle Regioni evidenzia la voragine dei debiti delle Società partecipate (Società con quote possedute dalle Regioni, Province e Comuni operanti nei vari settori, tra i quali: la manutenzione e la gestione delle strade, risorse idriche, rifiuti, e altro).

La maggior parte dei debiti è contratta dalle partecipate del Nord (il 74%): Lombardia con 26.524.795.602 di euro con 962 partecipate,Emilia Romagna con 557 partecipate con 8.893.883.660 euro ,Piemonte con 7.102.331.808 euro con 480 partecipate. Di contro riscontriamo che al Sud le partecipate hanno meno debiti , ad esempio la Campania 3.871.337.383 euro con 273 partecipate, la Sicilia con 3.244.417.352 euro con 219 partecipate. Nelle 962 partecipate della Lombardia sono impiegate 59.924 persone, in Emilia Romagna 30.342 persone, in Campania sono impiegate 16.805 persone, in Puglia 10.199 persone, in Calabria 4.391prsone, in Sicilia 23.512. La Corte dei Conti evidenzia, inoltre, che nell’anno 2018 “la spesa per le società partecipate della Toscana ha fatto registrare un continuo aumento”. La Regione Toscana nel 2017 ha dovuto dare alle controllate 110,1 milioni di euro e 137,5 milioni di euro nel 2018, dal che si deduce che i trasferimenti sono aumentati del 36%. Gli oneri sono aumentati dai 9,5 milioni del 2017 ai 23,5 nel 2018.

In base ai risultati economici la Legge prevede che “le partecipate, che per quattro volte nell’ultimo quinquennio abbiano ottenuto risultati d’esercizio negativi vadano chiuse o accorpate ad altre. Da una revisione effettuata dai Giudici su 4.603 società interessate “ ben 1.719, pari al 37,35% del totale, versano in situazioni che richiederebbero un intervento urgente da parte degli Enti proprietari”. Visto il persistere cronico delle perdite economiche e finanziarie è fin troppo evidente dedurre che le Società partecipate, in forte e conclamata crisi, dovrebbero essere chiuse.

Alfonso Santoli

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