IL PRESIDENTE CONTE AD AVELLINO. IL SUD SPROFONDA
Editoriale di Mario Barbarisi
La visita del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Irpinia merita una riflessione. L’occasione è data dalle dichiarazioni che il Premier ha rilasciato alla Stampa, prima di fare ingresso nel Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, dove una folla lo attendeva per ricordare lo statista irpino Fiorentino Sullo. Prima di parlare così apertamente dei problemi, Conte avrebbe potuto e dovuto, a mio avviso, verificare il reale stato di un’area interna, una Terra di Mezzo, con innumerevoli similitudini alla sua vicinissima e confinante Puglia. Anche in Irpinia, come in tutto il resto del Sud permangono immutati da decenni problemi endemici: disoccupazione, lavoro nero, criminalità, emigrazione giovanile, bassa natalità, mancanza di infrastrutture.. etc.. Ebbene, il Premier Conte li ha elencati tutti ed ha proposto la ricetta: “fare sistema” e partire dalla costruzione di infrastrutture, citando la ferrovia… che non c’è!
È vero: Mancano i collegamenti nonostante la pioggia di soldi arrivati nel dopo terremoto, con lo spreco in opere inutili e dannose (Mercatone, Macello, Autostazione…).
Il racconto di ciò che manca in Irpinia è il quadro esatto della “Sua” Puglia! Il 12 luglio del 2016, in un incidente ferroviario sulla tratta Bari-Barletta, nel territorio di Andria, morivano 23 persone e 50 restavano feriti. La causa non era l’alta velocità ma il binario unico di collegamento, un mancato stop al semaforo rosso aveva provocato lo scontro frontale di due convogli. Da allora in Puglia nulla è cambiato, il medesimo “Status quo” avvolge l’irpinia, resta il ricordo di Fiorentino Sullo ogni qual volta si percorre l’autostrada in direzione Napoli per lasciare l’irpinia alle spalle:quella strada la volle proprio l’ex Ministro irpino, uomo del Sud che si batté per la propria gente, tutto il resto è storia di sprechi e di chiacchiere che i giovani, in particolar modo, una volta compresa la pessima eredità ricevuta, non vogliono più sentire.