IRPINIA-AMBIENTE E TERRITORIO, ZERO IN CONDOTTA A POLITICI ED ISTITUZIONI.
di Mario Barbarisi
Se potessimo scegliere e decidere un voto da dare a politici ed Istituzioni locali per quanto (non) fatto in Irpinia per tutelare l’ambiente e la salute non dovremmo discostarci molto dallo Zero! Oltre ai titoli di giornali e alle interviste c’è davvero poco:non basta istituire “tavoli” per discutere, specie se il capoluogo e l’hinterland sono già reduci da questioni che scottano. L’irpinia è la vera terra dei fuochi e dei veleni, solo che nella patria di Guido Dorso mancano uomini di acciaio, sostituiti, evidentemente, da quelli di latta! Mancano anche “Don”, preti all’altezza della situazione, eppure per loro basterebbe seguire “il capo”, Papa Francesco, autore della splendida enciclica LAUDATO SÌ, un compito, quindi, molto facile, oltretutto risponderebbe alle reali esigenze della comunità, invece niente. Zero! L’irpinia non è solo vittima di incendi, se ne contano almeno tre di vaste proporzioni negli ultimi anni, ma è anche una terra colpita da sversamenti illeciti, insediamenti produttivi altamente INQUINANTI, e comunque non propriamente “salutari”, come nel caso dell’Isochimica, lo STIR, NOVOLEGNO (?!). Il fatto ancor più increscioso è rappresentato dalla volontà politica di continuare ad operare scelte che, di fatto, distruggono ancora di più il territorio ipotizzando la nascita di un Biodigestore e facendo aumentare i volumi di rifiuti nei siti di stoccaggio. Che voto dare, allora, a politici ed Istituzioni, di oggi e di ieri? La risposta è:Zero! Meritano, invece, un plauso, ed il massimo dei voti, tutti quei cittadini che compongono Associazioni e Comitati, uniti per salvare Ambiente e Territorio. Sorprende che nella Terra del vino, delle eccellenze conosciute e rinomate, debbano essere i cittadini a farsi carico di un impegno civile, condotto con generosità, nella convinzione che bisogna “Salvare la Casa comune”, come la definisce il Pontefice. Non siamo in Brianza, eppure nonostante le poche fabbriche, abbiamo una qualità dell’aria, in proporzione, decisamente peggiore. Costretti da anni alle targhe alterne e a blocchi della circolazione veicolare, in nome di una necessità che nessuno, ma proprio nessuno, è in grado di spiegare, senza una idea, senza una possibile soluzione. Ora si chiede ai cittadini di restare chiusi in casa, magari domani si renderà necessario non respirare, non mangiare, non bere… Per fortuna al momento è consentito parlare, anche se più del fumo nero che sovrasta le case fa tanta paura l’incapacità e l’impunità:per tutto ciò che è accaduto negli anni il colpevole è risultato sempre e soltanto “nessuno”. Situazione pirandelliana! A pensarci bene riconosco una eccessiva generosità nel voto:zero è un po’ alto, vediamo al secondo quadrimestre, altrimenti non resterà che bocciare senza appello coloro che non meritano di essere promossi.
Mario Barbarisi