CLAMOROSA PROTESTA DI GREENPEACE AL SALONE DELL’AUTO DI FRANCOFORTE
“Per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi di mantenere l’aumento medio della temperatura globale entro 1,5°C, Greenpeace chiede a tutte le case automobilistiche di fermare la produzione e la vendita di auto diesel e benzina entro il 2028, compresi i modelli ibridi, e di impegnarsi a produrre veicoli elettrici più piccoli, leggeri, ed efficienti dal punto di vista energetico”. È quanto si legge in una la nota diffusa da GREENPEACE, che in occasione del rinomato appuntamento del Salone dell’auto di Francofonte, dove vengono esposte le ultime novità a quattro ruote, ha dato luogo ad una eclatante manifestazione di protesta civile contro le principali case automobilistiche, “colpevoli” di produrre ancora modelli con emissioni altamente inquinanti.
Nel 2018 il settore automobilistico ha prodotto il 9% delle emissioni globali di gas serra, più di quelle di tutta l’Unione Europea.
In base alla classifica stilata da GREENPEACE in testa ci sarebbe Volkswagen a produrre maggiori emissioni, seguita da Renault, Nissan, Toyota, GM (General Motors) , Hyunday-Kia, mentre FCA sarebbe la più inquinante per le emissioni medie per veicolo. Oltre le parole, in effetti, non si è registrata alcuna reale inversione di tendenza per i veicoli prodotti negli ultimi anni, ciò nonostante le evidenze scientifiche circa l’inquinamento causato dai gas di scarico. Secondo GREENPEACE bisogna produrre auto ecologiche fermando la circolazione dei veicoli diesel e benzina.