ELEZIONI POLITICHE 2019. IN IRPINIA UNICO CASO:AL BALLOTTAGGIO IL PD SFIDA SE’ STESSO.
Ad Avellino un caso più unico che raro:il Partito democratico sfiderà se’ stesso al ballottaggio del prossimo 9 giugno. Fuori dai giochi restano i 5Stelle, che un anno fa, avevano trionfato nello spareggio. Leggendo i risultati ci si rende conto che avendo superato le 8mila preferenze alle Europee il Movimento 5Stelle resta in testa, è il primo partito, eppure ha perso il Comune capoluogo. In questo caso il sistema elettorale non c’entra, è tutto riconducibile all’abilita’ di coloro che hanno preparato le liste. Alle liste principali si sono unite quelle di appoggio, in entrambi i casi, tra i candidati si contavano numerosi collegamenti con portatori di voto in grado di fare la differenza, così come in effeti è stato.
Probabilmente una delle più brutte campagne elettorali mai viste in Irpinia:troppo alta la posta in gioco, interessi e coperture, che nulla hanno a che vedere con il Servizio alla comunità. Più che l’elezione del nuovo Sindaco di Avellino si è assistito ad un vero e proprio regolamento di conti, una sorta di congresso anticipato del PD, una conta dopo i numerosi danni. Chiunque dovesse vincere Avellino sarà comunque ingovernabile:troppo alto il debito per le casse comunali e nessuna prospettiva di ripresa. Il PD ad Avellino è praticamente contro il PD, da un lato Cipriano, un non iscritto del partito alle prese con la vicenda giudiziaria per la gestione del Teatro Carlo Gesualdo. Dall’altro Gianluca Festa, dato per possibile vincitore, nel qual caso avrebbe ragione sulla riorganizzazione della Segreteria del Partito, azzerando, di fatto, I vertici, attualmente schierati con il suo sfidante.