IN IRPINIA SI VOTA. LISTE E CANDIDATI FANNO DISCUTERE.

IRPINIA AL VOTO- AVELLINO VERSO LE ELEZIONI, UN PALCOSCENICO DA TEATRO, DOVE NON ESISTE ETICA DELLA POLITICA E  QUESTIONE MORALE. Di Mario Barbarisi

Se non fosse per i suoi trascorsi, con figure che in passato hanno occupato scranni importanti del potere nazionale  (presidenza del Consiglio, presidenza del Senato, Ministeri…), delle imminenti elezioni amministrative ad Avellino, città con poco più di 54mila abitanti ( 54.561,dati del 2017), non ne parlerebbe nessuno. Ed invece la città che non è più una città,  vittima negli ultimi 20anni di un forte decremento demografico, torna al centro dell’attenzione mediatica nazionale per vicende di carattere politico, tutte, purtroppo, in chiave negativa. E così, mentre l’adnkronos rilancia l’agenzia sulla ricandidatura a Sindaco del Comune di Nusco di Ciriaco De Mita, sottolineando l’età,  i 91 anni, ecco che l’attenzione si sposta sul probabile esito elettorale ad Avellino città : riusciranno i 5Stelle ad espugnare, per la seconda volta, la roccaforte democristiana? Scorrendo l’elenco dei candidati a Sindaco del capoluogo irpino non si può fare a meno di notare che la questione morale è lontana anni luce, ovviamente con le dovute eccezioni. Si comincia con il grande sconfitto, il Partito democratico. Ebbene, con grande “lungimiranza”, anziché scegliere un candidato giovane, nuovo e immacolato, i vertici hanno deciso di candidare Cipriano, una persona  coinvolta (potrebbe anche rischiare di esserne travolta), dall’inchiesta, tuttora in corso, della Procura della Repubblica, per vicende legate alla gestione del Teatro Carlo Gesualdo. Le cronache di alcuni Media locali ricordano che l’11 di Febbraio del 2019, anno in corso, il Cipriano è stato convocato ed interrogato dall’autorità giudiziaria. Premesso che esistono delle procedure e dei lunghi tempi di attesa per la Giustizia, la domanda da porsi è: era proprio necessario candidare chi ha questioni appese, o comunque da chiarire con la Magistratura?

Scorrendo gli elenchi con i nominativi ci si accorge che il candidato del Partito Democratico non è l’unico ad avere una posizione del genere. Le quindici liste con ben 485 candidati, di cui 8 aspiranti alla  carica di Sindaco, lasciano intendere che la posta in gioco è enorme e che sarà, per molteplici motivi, una vera e propria lotta all’ultimo voto. I problemi della città di Avellino da affrontare sono sempre gli stessi, da almeno tre decenni: mancanza di Servizi adeguati, opere incompiute, Autostazione, Mercatone, Trasporti, Metro leggera, Tunnel… Tutte opere la cui ultimazione è stata annunciata più volte e l’inaugurazione data per imminente, ma solo per finta! E pensare che molti dei candidati, meglio dire dei ricandidati, erano presenti in aula al momento del concepimento di simili sprechi e brutture. Avellino è oggi una città commissariata, con un elevato tasso di inquinamento, con quartieri periferici abbandonati e degradati, lo stesso avviene anche in zone del centro. È il capoluogo di provincia con il più alto decremento di abitanti. Parafrasando Latouche : Avellino vive una decrescita molto infelice. Eppure, di tutto questo sfacelo non si tenta nemmeno di individuare i responsabili. In un simile contesto ha ancora senso parlare di etica e di questione morale?

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