IRPINIA–AD AVELLINO TUTTI IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA CITTÀ INQUINATA
IRPINIA-AD AVELLINO ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI SCENDONO PACIFICAMENTE IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA CITTÀ SEMPRE PIÙ INQUINATA.
Intervista con il dottor Franco Mazza, fondatore e responsabile del Comitato SALVIAMO LA VALLE DEL SABATO.
D. Cosa ha spinto uno stimato professionista, e successivamente anche tante altre persone, ad assumere iniziative e ad impegnarsi costituendo Associazioni e Comitati?
R. Innanzitutto l’amore per il territorio e poi la consapevolezza che il vero diritto alla salute non è quello di curarsi ma vivere in un ambiente sano.
D. Come nasce il suo impegno?
R. il mio impegno è nato quando da medico, specialista in Medicina del Lavoro, ho cominciato ad interessarmi di prevenzione. Mentre mi specializzavo si consumava il disastro dell’Isochimica. Sembra ieri eppure sono trascorsi trent’anni.
D. Dopo tante sollecitazioni è chiaro a tutti che il problema dell’inquinamento non riguarda solo la Valle del Sabato?
R. Questo non è ancora del tutto chiaro soprattutto nella città capoluogo. I cittadini sono sensibili quando avvertono e vedono i problemi. Diciamo che i cattivi odori e il degrado delle periferie sono stimoli formidabili soprattutto per i cittadini che abitano in prossimità del nucleo industriale.
D. C’è una fabbrica o un sito particolarmente responsabile dell’inquinamento registrato negli ultimi decenni?
R. Nessun caso isolato. È il modello di sviluppo che non ha funzionato. Fino agli anni Sessanta c’era un’ordine naturale, una vocazione agricola che si inseriva nel contesto orografico e ambientale in modo perfetto. Dopo si è dato il via ad una industrializzazione disordinata, senza nessuna vocazione, senza vincoli, senza tenere conto degli insediamenti abitativi già esistenti. Ciò ha creato non pochi problemi a Pianodardine come in altre aree del capoluogo e dell’hinterland.
D. Nonostante le numerose segnalazioni e i danni accettati c’è chi insiste a proporre un modello sbagliato e sempre nella stessa area, ci riferiamo alla Fonderia, motivo per il quale domani SABATO 23 FEBBRAIO ALLE ORE 10.00 ci sarà una manifestazione in piazza Libertà ad Avellino.
D. Le centraline Arpac ci consegnano un quadro drammatico sulla qualità dell’aria a Pianodardine come ad Avellino e se le Istituzioni si ponessero seriamente questo problema non autorizzerebbero nuovi insediamenti e attività con emissioni inquinanti in una realtà già duramente provata. Questa valutazione noi tutti ce l’ aspettiamo soprattutto da Arpac sul progetto fonderia.
D. Quale ruolo è esercito attualmente dai Media locali?
R. Ritengo chi Media danno come sempre la giusta attenzione anche perché ci siamo noi a richiamarla spesso mentre alcune istituzioni fanno finta che tutto va bene.
D. La crisi della NOVOLEGNO del gruppo FANTONI, secondo lei, risente dell’attenzione mediatica e dei passaggi sui Social, con le immagini di fumate bianche e grige che avvolgeva o le periferie?
R. I problemi della Valle del Sabato sono sotto gli occhi di tutti. Chi lo nega è perché li vuole negare o ha interessi da tutelare, non capendo che il primo diritto da tutelare sarebbe invece quello alla salute. Sulla questione Novolegno devo dire che alcuni sindacalisti e il presidente dell’Amministrazione Provinciale hanno rilasciato, a mio avviso, parole fuori luogo. La verità la conoscono bene, purtroppo, gli operai, che oggi sono messi alla porta pur avendo fatto sacrifici per anni nella speranza che la situazione migliorasse. Fantoni ha deciso di chiudere, non ha investito un euro ad Arcella di Montefredane, ha sfruttato un sito e ora che forse, probabilmente, non ha le garanzie politiche, con un atto prepotente ed irrispettoso decide di chiudere.
D. Cos’è l’Isde e di cosa si occupa?
R. l’Isde è un’associazione di medici con una sua strutturazione internazionale. In Italia ha sede ad Arezzo e in Campania ha una presidenza regionale e 5 sezioni provinciali. Ha al suo interno ricercatori e studiosi che analizzano il rapporto tra ambiente e salute. A maggio scorso al castello di San Barbato abbiamo avuto in convegno tre importanti colleghi: la dottoressa Patrizia Gentilini, oncologa famosa e studiosa del comitato scientifico di Isde, il dottor Agostino Di Ciaula, personalità scientifica di spicco di Isde Italia è il dottor Ferdinando Laghi, presidente di Isde International. Abbiamo analizzato lo stato di salute della Valle del Sabato e sottolineato le più importanti criticità. Isde ha un ruolo importante nel panorama scientifico perché è un’Associazione autorevole ed indipendente.
D. In questi anni di incessante impegno per il Territorio, cosa ritiene sia cambiato?
R. É cambiato molto, all’inizio delle nostre attività eravamo soli, oggi abbiamo una rete di Associazioni e Comitati, a cui si aggiungono tantissimi cittadini. Siamo più forti!