BASKET – ANCORA UNA SCONFITTA PER LA SIDIGAS AVELLINO

BASKET- LA  SIDIGAS  IRRICONOSCIBILE  NAUFRAGA A TRIESTE

Ieri sera, la SIDIGAS Avellino è uscita malamente sconfitta dall’ALLIANZ DOME ad opera dell’ALMA Trieste, con il sonoro punteggio di 110 a 64 mai registratosi nei precedenti della storia della SCANDONE.

E’ stata una gara senza storia dominata in tutto e per tutto dalla squadra triestina che l’ha condotta in vantaggio fin dall’inizio con un crescendo fino alla fine di contro alla squadra avellinese inerte e senza una benché minima reazione ed orgoglio.

Questi sono stati i parziali del match: 1° quarto, 33° 21; 2° quarto, 54 a 32; 3° quarto, 84 a 52 e questo è stato il tabellino degli atleti avellinesi:  Nichols 8, Green 13, Filloy 6, Sykes 7, Cole 8, N’Diaye 15, Young 0, , Spizzichini 5, Campani 0, Campogrande 2, Bianco ne.

La prova dei biancoverdi è stata abulica e  negativa in tutti i suoi elementi, tra cui spicca, ancora una volta, quella di COLE, stella cadente, la peggiore fornita dall’inizio dell’avventura avellinese. Gli unici, seppur nella negatività, a crederci  sono stati NICHOLS e N’DIAYE, ma soltanto per un po’ d’impegno in più profuso.

A questo punto bisogna chiedersi che cosa non va nella SIDIGAS se è vero che la maggior parte degli esperti la indicano come una squadra che potrebbe competere con Milano e Venezia visti le referenze degli atleti presenti nel roster ma che, sul campo, non opera di conseguenza fornendo prove scialbe e senza mordente al cospetto, anche, di squadre tecnicamente meno attrezzate ma che hanno, viceversa, un grande atletismo.

Queste risposte  le dovranno fornire, al più presto, sicuramente il D.S. ALBERANI e l’A.D. DE CESARE, oltre a coach VUCINIC perché continuando di questo passo la SIDIGAS corre il rischio di non centrare alcun obiettivo preventivato in partenza.

Di seguito il commento di coach VUCINIC (nella foto) a fine gara, in sala stampa:

Prima di tutto complimenti a coach Dalmasson e all’Alma Trieste per l’ottima performance e per aver conquistato la vittoria. La nostra partita è stata, invece, disgustosa e dobbiamo pensare immediatamente a come poter rimediare: non è tanto la sconfitta in sé per sé, quanto il modo in cui è arrivata. È difficile fare qualsiasi tipo di commento dopo una prestazione del genere e dopo aver perso con uno scarto di 46 punti: abbiamo fallito in tutti gli aspetti del match. Non abbiamo messo intensità difensiva, mentre in attacco abbiamo preso pessime decisioni, che ci hanno portato a segnare solo 64 punti: è imbarazzante e dobbiamo risalire alle ragioni che ci hanno portato a giocare in questo modo. Siamo la stessa squadra che qualche settimana fa ha vinto partite difficili convincendo, dobbiamo analizzare bene la partita di stasera e da domani si ricomincia“.

 

Ora archiviata quest’altra bruciante sconfitta che deve portare ad una profonda riflessione, la SIDIGAS deve fare il “mea culpa” e trovare tutti gli opportuni accorgimenti per uscire da questa crisi di gioco e di risultati per poter continuare il proprio cammino sia in campionato che in Champions League dove ci sono squadre agguerrite e molto in palla fisicamente e tecnicamente.   

Non bisogna nascondersi dietro agli infortuni di alcuni elementi che pure ci sono stati e ci stanno ancora, perché al di là di questi eventi i restanti atleti non ci mettono l’impegno necessario e l’orgoglio a superare questi momenti che, viceversa, dovrebbero essere da pungolo per fare meglio e moltiplicare le energie onde ovviare alle assenze degli infortunati.

Si è sbagliato, forse, anche nel rafforzamento del roster con l’aggiunta di YOUNG ed aver abbandonato l’idea di portare in porto l’acquisto di SILINS atleta molto versatile che sarebbe stato più utile, forse, nell’economia della squadra, avendolo visto, appunto, all’opera nella sua ultima gara in forza all’ALMA.

Aspettiamo tutti, perciò, fiduciosi una reazione positiva di tutto l’ambiente che ruota intorno alla SIDIGAS a partire dalla dirigenza, dallo staff tecnico e da tutti gli atleti per uscire da questo tunnel buio che perdura fin dalla sconfitta interna contro Venezia e da dove non si intravedono vie di uscita positive.

Franco Iannaccone

 

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