MILANO, UNA CITTA’ SENZA STELLE. IL SINDACO SALA FA IL LEGHISTA O IL RAZZISTA?
IL SINDACO SALA ATTACCA IL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO MA SCIVOLA IN UN ATTEGGIAMENTO ATIPICO PER UN ESPONENTE POLITICO DI CENTRO SINISTRA, SI È TRATTATO DI RAZZISMO O LEGHISMO? LE CHIUSURE DOMENICALI DEI NEGOZI? DI MAIO LE FACCIA AD AVELLINO!
A Cura di Mario Barbarisi
Nel dubbio é sempre meglio tacere! Quella del sindaco di Milano è stata una brutta pagina. Sulla proposta del vice premier Di MAIO di chiudere i negozi di domenica, il sindaco Sala in una manifestazione pubblica, alla presenza della stampa ha dichiarato ” le faccia ad Avellino e non rompa le …….”
Se questa dichiarazione fosse uscita dalla bocca di un leghista di oggi la stampa non avrebbe esitato a tacciare l’autore di razzismo, e invece la frase l’ha pronunciata il moderato Beppe Sala.
Al di là delle ragioni, comprensibili, sul NO di Milano alla chiusura delle attività commerciali nel giorno festivo c’è il modo altamente offensivo di un Sindaco del Nord che in modo dispregiativo cita Avellino, piccola città del profondo Sud, ” colpevole”, si fa per dire, di aver dato il primo Natale a Luigi Di Maio. Anche se Di MAIO non è avellinese ma della vicina Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli.
La verità è che nella piccola Avellino dopo anni di guida centrista il primo cittadino è un pentastellato.
Più facile, quindi, attaccare Avellino che Napoli o Palermo.
C’è tutto il disprezzo verso il sud nella dichiarazione contro Avellino, ma in quella frase c’è di più: un modo di pensare e di fare politica all’origine della sconfitta cocente subita dal Partito Democratico e dalla sinistra. Un’onda che con questi presupposti è destinata ad aumentare a tutto vantaggio di Lega e 5Stelle.