SPRECOPOLI- OSPEDALI IN TILT E STIPENDI DEI DIRIGENTI ALLE STELLE
SPRECOPOLI-Mentre i dirigenti ricevevano i i super premi gli ospedali andavano a rotoli
Negli ospedali italiani in crisi per mancanza di personale e di posti letto, in passato,non si è badato a spese quando bisognava premiare i dirigenti aggiungendo un bonus di 15.000 europ (pari a 30 milioni delle vecchie lire circa delle vecchie lire).
A dire il vero la regola vorrebbe che i premi venissero elargiti dopo la verifica del raggiungimento degli obietti.
Ad esempio il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha aumentato a tutti lo stipendio mensile del 20% non tenendo conto di quanto accadeva ,a cominciare dal febbraio 2017, negli ospedali del napoletano con lo scandalo,balzato alle cronache, dei pazienti stesi a terra per ricevere le prime cure nell’Ospedale di Nola, della paziente ricoverata all’Ospedale San Paolo di Napoli, in un letto pieno di formiche,aveva fatto il giro del web. Allora,oltre all’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin,che inviò una task force di controllo anche il presidente Della Regione De Luca stigmatizzò prima aspramente quello scandalo e poi assegnò ai dirigenti in busta paga dai 15.000 ai 20.000 euro in più, mentre l’Ospedale “Cardarelli” continuava ad essere una ininterrotta emergenza per i continui arrivi al Pronto soccorso attivando l’unità di crisi con il trasferimento dei pazienti in altri ospedali, e mentre l’Ospedale San Paolo restava in crisi per le difficoltà organizzative e la carenza di personale nei reparti di emergenza. La regione Puglia nel solo anno 2013 ha assegnato ai dirigenti un bonus per un totale di 920.000 euro. Lo scorso agosto due dirigenti sanitari dell’Asl Sulmona-L’Aquila, Maria Teresa Colizza e il direttore amministrativo Laura Coppola sono stati premiati con 35.000 euro oltre lo stipendio per aver previsto la drastica riduzione della spesa relativa al personale al fine di ottenere un “razionalizzazione delle spese” .Sono stati premiati, anche per qualche modesta prestazione, i direttori dell’Asl di Lanciano, Vasto e Chieti, Pasquale Flacco e di quella teramana Roberto Fagnano dopo i primi 18 mesi tra il 10% e il 20% sui già lauti stipendi. Giueppe Perri alla guida dell’ASP di Catanzaro ,secondo il “Corriere della Calabria” nel novembre 2017 dopo aver rinunciato al benefit sullo stipendio che la Regione gli aveva accordato unitamente ad altri direttori generali delle Asl locali ,dopo sei mesi ha cambiato idea. Subito con una delibera interna del mese di giugno scorso l’Azienda – da lui diretta – gli assegnato le competenze a lui spettanti di oltre 18.000 euro (pari a circa 36 milioni delle vecchie lire).
Alfonso Santoli