LA SANITA’, GLI SPRECHI NELLE REGIONI ITALIANE

Gli sprechi dei dispositivi medici per il controllo dei diabetici costano mezzo miliardo l’anno.

In Italia il diabete colpisce oltre 3 milioni di persone, il 5,3% della popolazione nazionale, la fornitura dei dispositivi per il controllo costa ogni anno oltre 500 milioni di euro (508.751.304 euro) secondo l’indagine condotta dall’Autorità Nazionale Antimafia. Uniformando i prezzi di acquisto alle regioni più virtuose si potrebbe risparmiare quasi la metà:215 milioni di euro. Secondo un’indagine realizzata di recente con l’invio di questionari agli Assessori regionali della Sanità, che la Campania e la Sicilia non hanno riscontrato,non essendo in grado di comunicare la spesa; secondo l’Autorità Nazionale Anticorruzione questo “potrebbe essere sintomatico di non controllo della spesa”. Dalla tabella dedicata alle “striscette per il controllo glicemia “si legge che queste da sole assorbono il 76% della spesa complessiva, per un totale di 389,7 milioni di euro. Nel Veneto e in Sardegna ogni striscia costa 46 centesimi, 21,5 in Val d’Aosta, 55,8 in Basilicata, 59 nel Lazio, 62 in provincia di Trento e 65 in quella di Bolzano. Le siringhe di insulina da un minimo di 0,033 euro in Liguria a 0,60 in Alto Adige (cinque volte in più). Le “lancette pungi dito” da 0,016 in Emilia Romagna a 0,015 euro in Liguria , a 0,165 nel Lazio(quindici volte in più).Secondo i dati dell’ANAC del 2016 la spesa pro-capite annuale è di 51,10 euro in Emilia-Romagna, 128,2 in Basilicata, 166,45 in Lombardia, 272,9 in Sardegna, 303,7 nella provincia autonoma di Trento e 317,69 in Alto Adige. Secondo Raffaele Cantone “Certe differenze davvero macroscopiche, proprio come ci avevano segnalato in un esposto le associazioni di diabetici, e provano quanto sia indispensabile arrivare ai costi standard. Il rapporto lo abbiamo mandato a tutti. Decidano”. Il dossier conclude che “se solo tutte le Regioni che spendono molto di più della media si allineassero a una delle Regioni caratterizzate da prezzi mediamente bassi , ad esempio l’Abruzzo, che peraltro riesce ad assicurare ai propri assistiti un’ampia gamma di prodotti tra i quali scegliere i risparmi ottenibili a livello nazionale sarebbero di oltre il 42%, pari a circa 216 milioni di euro l’anno …”.
Alfonso Santoli

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