VERSO LE ELEZIONI CON IL ROSATELLUM
Si racconta di un re che, volendo costruire una macchina che procurasse la morte dei nemici senza lasciare tracce di violenza, incaricò gli scienziati di corte di studiare la soluzione. Quando costoro misero a punto il progetto lo presentarono al re il quale, non fidandosi, volle partecipare all’esperimento ed entrò nella stanza dove era installata la macchina insieme agli animali che avrebbero fatto da cavie. Aveva dimenticato l’indicazione che egli stesso aveva posto: che la porta della stanza potesse essere aperta solo dall’esterno. Nessuno riuscì a sentire la richiesta di aiuto del re: l’esperimento riuscì ma egli morì, senza soffrire, come le povere cavie.
E’ un po’ quello che sta succedendo con la nuova legge elettorale che il Senato sta per approvare: il “Rosatellum” costruito dalle menti più acute del PD, per penalizzare il Movimento 5Stelle, in accordo con Berlusconi ed in funzione della “Grande Alleanza” con la quale pensano di governare l’Italia.
Le nuove Camere saranno elette con un sistema misto: il proporzionale per il 64% dei parlamentari ed il maggioritario per il 36%. Tornano i collegi uninominali (come nel ‘94 con il Mattarellum), ma i voti non saranno scorporati dal computo nei collegi plurinominali (che avranno al massimo 4 candidati per ogni collegio). I promotori dicono di voler favorire le coalizioni (nei collegi uninominali vincerà il candidato che avrà anche un solo voto in più degli avversari) e, dopo il voto, la governabilità del Paese. Perciò, hanno introdotto il voto bloccato: si voterà su un’unica scheda, senza voto disgiunto tra maggioritario e proporzionale, sicché chi sceglierà l’unico candidato al maggioritario vedrà il suo voto trasferito automaticamente alle liste alleate nel proporzionale ed ai rispettivi candidati e lo stesso avverrà nel caso contrario (chi voterà per le liste proporzionali col suo voto avrà scelto, anche, il candidato all’uninominale della stessa alleanza). Non vi saranno preferenze nel proporzionale e, con i capilista bloccati, saranno eletti, in ordine, i candidati ai primi posti nelle liste, con la possibilità delle pluri-candidature in diversi collegi, per garantire l’elezione dei capi-partito e dei capi-corrente.
La legge sembra fatta apposta per sbarrare la strada al possibile successo del M5S: poco radicato sul territorio e non in grado di esprimere nei collegi uninominali candidati vincenti (da soli, perché rifiutano alleanze) e capaci di portare voti alle liste proporzionali. Il Tommaseo, però, nel suo ottocentesco dizionario, ci ricorda che: “il diavolo aiuta a fare le pentole ma non i coperchi”! Per spiegare che “non è bene architettare azioni malvagie (o anche solo disoneste) perché è facile che si percuotano contro chi le ha fatte o pianificate”! Proviamo a capire come!
Si dice che la nuova legge favorirà le alleanze prima del voto. E’ possibile, ma ciò varrà per i partiti della destra che (all’opposizione da anni e pur distinti in partiti spesso in antitesi tra loro) hanno tutto l’interesse a rimettersi insieme per conquistare il governo del Paese. Mi chiedo: qualcuno crede che, a sinistra, dopo la scissione lacerante di qualche mese fa, sia ancora possibile rimettere insieme i cocci? Oppure che l’alleanza vincente, per il P.D. di Renzi, possa essere costruita con “gli atomi”, già più volte spaccati, del vecchio centrismo?
Se è verosimile che il Rosatellum danneggerà il M5S, non è assolutamente certo che avvantaggerà il PD, anzi le valutazioni appena esposte sembrano portare ad una conclusione diversa: la vittoria certa della destra! A ciò si può aggiungere che ogni efficacia dell’appello al “voto utile” (per convincere gli elettori di sinistra a non disperdere voti) al massimo potrà determinare una solenne sconfitta degli alleati alla sinistra del PD ma toglierà, a quel partito, centinaia di migliaia di voti che rimarranno isolati in un ruolo di testimonianza ideologica!
E c’è di più: tutti (persino quelli del PD) conoscono la difficoltà del rapporto tra Politica e cittadini! Tutti hanno consapevolezza del disagio, per i partiti, a dialogare con i cittadini i quali nutrono grandi diffidenze (se non rancore) nei loro confronti. Ebbene, rispetto a questa patologia, qual è la soluzione che propone la politica? Una legge che allargherà il baratro tra due soggetti che già non comunicano tra loro: i candidati all’uninominale saranno scelti fra i politicanti più noti sul territorio (sindaci, amministratori di grandi comuni o consiglieri regionali in carica), in altre parole la “creme de la creme” della nomenklatura partitica, quelli che i cittadini hanno imparato ad odiare da tempo. Nel contempo, nelle liste per il proporzionale, saranno privilegiati i candidati più vicini ai gruppi dirigenti dei partiti: “designati e non scelti” e collocati al giusto posto per essere eletti. Forse, saranno utilizzate, anche, candidature di bandiera o di prestigio, ma il loro posizionamento darà la misura dell’improbabilità della loro elezione, cui non si potrà ovviare per la mancanza delle preferenze!
Un’ultima annotazione la merita il M5S.
E’ probabile che la legge sia stata studiata per danneggiarli, ma mi chiedo (pensando alle pentole ed ai coperchi del diavolo): è veramente impossibile che la forza del cambiamento, espressa dal Movimento, possa diventare “trainante” anche per gli sconosciuti che saranno candidati nell’uninominale? E se addirittura il Movimento scegliesse la strada di “allearsi con il popolo” indicando, per i collegi uninominali, personalità prestigiose, preparate, oneste e limpide nel loro impegno politico (caso mai prelevando direttamente dalla società civile le migliori energie e disponibilità, senza aspettare di arrivare al governo del Paese), è veramente scontato che a vincere, ovunque, possano essere i funzionari di partito, i carrieristi, i soliti noti che aspirano a chiudere la loro esperienza politica in Parlamento dopo anni di clientela (o di malgoverno) in sede locale? Aspettiamo la legge che verrà, poi proveremo a ragionare non solo sull’eutanasia involontaria del re ma anche su altre, diverse, possibilità!
michelecriscuoli.ilponte@gmail.com