GIORNALISTI, SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE OGGI A ROMA
MANIFESTAZIONE A ROMA PER DIFENDERE IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE. ALLA BASE DEL MALCONTENTO CI SONO PRECARIATO E MANCANZA DI TUTELE E GARANZIE
IL 6 DICEMBRE SINDACATO E ORDINE INCONTRERANNO IL PREMIER PAOLO GENTILONI
Libertà precaria, lavoro precario, vite precarie. La condizione del giornalismo italiano si può sintetizzare così. Una situazione non più sostenibile, che ha portato oggi (22 novembre) i Consigli nazionali della Federazione nazionale della Stampa italiana e dell’Ordine dei giornalisti a riunirsi in piazza Montecitorio, a Roma.
L’inerzia di governo e parlamento sui problemi del mondo dell’informazione non è più tollerabile. A essere a rischio è il diritto dei cittadini a essere informati.
Nel recente decreto sulla disciplina delle intercettazioni il governo ha introdotto elementi che, oltre a rendere inaccessibili numerose informazioni di interesse generale e di chiara rilevanza sociale, espongono i giornalisti al rischio di pene detentive nel caso di pubblicazione di materiale coperto da segreto. Una legislatura che si era aperta con l’impegno di depenalizzare il reato di diffamazione a mezzo stampa e di cancellare il carcere per i giornalisti si chiude, di fatto, con il rafforzamento delle norme che prevedono la condanna dei giornalisti alla reclusione. Si tratta di un bavaglio. Si vuole impedire ai cittadini di conoscere. Il tutto, in evidente contrasto con gli indirizzi della Corte europea dei diritti dell’Uomo.
Mentre aumenta il numero dei cronisti minacciati dalle organizzazioni criminali, non è stata introdotta alcuna norma per contrastare il fenomeno delle cosiddette querele bavaglio, utilizzate per intimidire i cronisti con richieste di risarcimento milionarie al solo scopo di impedire loro di occuparsi di temi giudicati scomodi.
Questa situazione, che indebolisce la libertà di stampa e il diritto dei cittadini ad essere informati, è aggravata dalla precarietà che pervade il mercato del lavoro. Sono aumentate le diseguaglianze. Con la recente legge di riforma dell’editoria, il governo ha stanziato decine di milioni di euro in aiuti diretti e indiretti alle imprese editoriali, ma soltanto per favorire i pensionamenti anticipati e gli investimenti pubblicitari.
Questi i principali temi oggetto della manifestazione che ha fatto registrare una grande partecipazione nella capitale. Soddisfazione del SUGC, espressa dal Segretario Claudio Silvestri il quale ha sottolineato che grazie alla presenza di oggi un risultato considerevole i giornalisti lo hanno già ottenuto: i vertici di Sindacato e Ordine il prossimo 6 dicembre incontreranno a Roma il Premier Paolo Gentiloni per affrontare i temi oggetto della manifestazione odierna.