“SCACCO MATTO”, CON LA XVI EDIZIONE IL CONI ORGANIZZA IL GRANDE EVENTO
E’ il caso di dire che lo “scacco matto” lo ha realizzato ancora una volta il professor Giuseppe Saviano, presidente provinciale del CONI, riuscendo nell’impresa di organizzare una nuova edizione della famosa kermesse sportiva che ogni anno calamita migliaia di persone, giovani e adulti, presso la struttura sportiva di via Tagliamento. E’ un presidente a tutto campo che parla di sport e di vivibilità, lo abbiamo incontrato presso la Redazione per un forum e abbiamo cominciato col chiedergli della manifestazione per proseguire su altri argomenti.
D. Presidente, lei ha accettato il nostro invito per presentare ancora una edizione di Sportdays, siamo a quota 31?
R. Trentuno edizioni per il Meeting di Atletica Leggera e XVI per Sportdays. Ringrazio il settimanale IL PONTE per l’invito e per l’accoglienza. Mi date l’opportunità di pubblicizzare un evento che costituisce a mio avviso un modo, innanzitutto, per aggregare i giovani, per contribuire a formare nuove generazioni sane, lo sport fa bene specie se praticato nei giusti modi…
D. Torneremo su questo concetto, molto importante e a cui lei tiene. Parliamo di Sportdays: come riesce ad organizzare un evento così importante? Con quali energie e risorse?
R. Le energie si rinnovano e si potenziano al solo pensiero di riuscire a fare qualcosa di importante per i giovani, per la città. Le energie si moltiplicano grazie ai tanti volontari che compongono la macchina organizzativa, senza di loro non sarebbe possibile organizzare l’evento, si tratta di persone che credono nell’importanza dell’iniziativa e si impegnano davvero tanto. E poi ci sono le Istituzioni, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Vigili del Fuoco … tutti questi Corpi saranno presenti con delle manifestazioni, alcune delle quali non saranno solo dimostrative, ma coinvolgenti, come nel caso di “pompieropoli”, una esercitazione riservata ai più piccoli.
D. Quale ruolo ha avuto l’Amministrazione locale?
R. Mi sarei aspettato di più, ma devo ammettere che diversi amministratori hanno seguito e sostenuto le fasi organizzative.
D. Immaginiamo che una manifestazioni del genere richieda anche un impegno economico notevole.
R. Si, enorme.
D. Come fate ad affrontare e sostenere le spese?
R. C’è una evidente crisi che si trascina da anni, e che peggiora sempre più, in effetti facciamo grandi economie di spesa, la maggior parte dei Servizi sono resi con la formula dello scambio merci. Registro il problema ma andiamo avanti con le risorse di cui disponiamo.
D. Veniamo alle novità di questa edizione
R. Porteremo sulla scena le varie discipline ma daremo, soprattutto spazio alle eccellenze. In pochi sanno ad esempio, che Scacchi e Karate sono da primato.
D. Lei ha parlato di una Terra fantasma, riferendosi al decremento demografico, come un rischio molto preoccupante.
R. Una società senza giovani, senza nuove leve è destinata a non avere un grande ed importante futuro. Da noi si sta verificando proprio questo: meno nascite e soprattutto aumento dell’emigrazione, la maggior parte dei giovani che vanno via per studiare o lavorare non fanno più ritorno in Irpinia. A mio avviso è un segnale molto preoccupante. Seguo con attenzione il vostro giornale e noto che anche voi trattate spesso questo tema.
D. La nostra, spesso, è un’analisi giornalistica, abbiamo notato che invece lei affronta il problema suggerendo anche soluzioni, ad esempio lei parla di creare una rete tra Istituzioni, Enti Locali, Associazioni, e mondo del volontariato.
R. Sì, in effetti l’edizione di Sportdays mostra concretamente questa opportunità, grazie anche alla proficua collaborazione con il CSV (Centro Servizi Volontariato) irpino, sono numerose le realtà che saranno presenti, invito a sfogliare la brochure del programma per conoscerle tutte, dirle a memoria comporterebbe il rischio di dimenticarne qualcuna, non sarebbe giusto, a mio avviso.
Ritengo opportuno ricordare, tra i tanti appuntamenti, che nei giorni 6 e 10 di giugno si terrà una lezione informativa gratuita “impara a salvare una vita”, organizzata dalla Fraternita di Misericordia di Avellino, lo sport è anche cura e prevenzione.
D. Nell’intervento di presentazione lei ha sottolineato anche, con tanto di virgolette, “La Madre di Tutte le Battaglie”: l’inserimento, con grande dignità, dell’educazione motoria nella scuola primaria e dell’infanzia, con il contributo costante dei laureati in scienze motoria. Lei ha trascorso molti anni nella scuola, evidentemente non ha dimenticato l’esperienza acquisita negli Istituti?
R. La scuola è un luogo molto importante per la formazione, sia per gli alunni che per i docenti. Nei 40 anni di insegnamento ho avuto modo di seguire diverse generazioni, tutte interessate allo sport, è per questo che ho maturato la convinzione che le professionalità vanno rispettate e debitamente inserite in organico al fine di migliorare la formazione degli alunni. Perciò l’ho definita “la Madre di tutte le battaglie”, il termine battaglia, ovviamente, inteso come impegno assunto con determinazione.
D. Ultima domanda. Torniamo all’inizio del forum, quando lei ha fatto riferimento allo sport praticato nel modo giusto, cosa intendeva?
R. Non bisogna forzare i bambini alle pratiche agonistiche per farli vincere, i ragazzi devono praticare sport perché devono essere da sé stessi convinti di voler fare attività e devono poter scegliere liberamente la disciplina, devono essere liberi da ogni forma di condizionamento. Spesso si assiste ad un processo forzato che ho definito “doping di II livello”. E poi c’è chi specula sullo sport facendo vedere guadagni, nell’attesa dei quali, “bisognerebbe” spendere. Fate attenzione ai miraggi! Invito tutti a seguire Sportdays per apprezzare lo spirito sano dello sport, dall’1 al 20 giugno sarà festa ogni giorno. Vi aspettiamo!