I VACCINI SALVANO TRE MILIONI DI PERSONE OGNI ANNO
Che i vaccini siano un rimedio imprescindibile per la salute nel mondo è un concetto che non ha bisogno di spiegazioni. Tante malattie di grande rilevanza sociale perché altamente invalidanti o con esiti di mortalità anch’essa elevata oggi non esistono e non fanno più paura grazie alle campagne di vaccinazione che i governi di tutto il mondo attuano per la salvaguardia della propria popolazione. Gli impegni di spesa per le campagne vaccinali non trovano opposizione perché sono soldi spesi bene e spesi per una seria prevenzione di patologie che, se sviluppate, creerebbero costi inimmaginabili per le nazioni colpite da particolari epidemie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola che nei 194 Paesi si sono salvate dal 2.000 ad oggi ben tre milioni di vite umane all’anno, nonostante che quasi venti milioni di bambini non siano vaccinati. Il 60% dei non vaccinati risiede in Angola, Congo, Etiopia, India, Indonesia, Iraq, Nigeria, Pakistan, Filippine ed Ucraina. Se a queste nazioni potessero essere estese le vaccinazioni, le vite salvate sarebbero di oltre un milione e mezzo all’anno. Sempre la O.M.S., nel recente Week End di Roma per l’Immunizzazione del Globo ha previsto l’accesso universale alle vaccinazioni per la fine del 2020, evitando milioni morti per le malattie prevedibili. Le patologie che possono essere previste sono quelle per cui esistono le vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite virale di tipo “B”) e quelle facoltative (pertosse, morbillo, parotite, rosolia ed influenza di tipo “b”) che però sono obbligatorie per i militari in servizio effettivo. Da alcuni anni a questa parte, soprattutto in Italia, molti genitori hanno scelto di non vaccinare i figli per timore di effetti collaterali. Tale situazione ha creato il problema del morbillo, che è una malattia seria e che ogni bambino potrebbe evitare con il vaccino. Dall’inizio dell’anno sono numerose le segnalazioni di morbillo tra la popolazione in età pediatrica ed al 30 aprile scorso sono stati dichiarati al Ministero della Salute ben 1920 casi. L’88% di questi bambini non era stato vaccinato, il 34% ha avuto una complicanza importante (tipo polmonite o encefalite) ed un 40% ha dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero. Il morbillo è considerato, tra le malattie dell’infanzia, quella più grave, per via delle complicanze a cui già abbiamo fatto cenno. Una volta ogni venti casi ci può essere un’otite, ogni 50 casi una polmonite ed ogni 100 casi un’encefalite, che può essere ad esito infausto o anche creare danni di tipo permanente quali le convulsioni, la sordità ed il ritardo mentale. L’elevato numero di casi di morbillo nel nostro Paese, colpa di un’insensata propaganda anti-vaccinale, è diventato un caso internazionale, tanto è vero che gli Stati Uniti d’America hanno invitato i loro cittadini che hanno intenzione di recarsi in Italia in vacanza o per lavoro, di assicurarsi di essere vaccinati contro il morbillo. La nota statunitense di allerta suggerisce di lavarsi spesso le mani e di non toccarsi occhi, bocca e naso. Sempre l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si batte per l’eliminazione a livello mondiale delle malattie prevedibili, da una parte mostra le vittorie nella riduzione drastica della mortalità e dall’altra però sottolinea che il programma vaccinale è in ritardo. Infatti al 2015 solo l’86% al mondo dei bambini era coperto contro la difterite, il tetano e la pertosse ed il 64% contro l’emofilo dell’influenza, che non è portatore di una semplice….influenza, ma in realtà è il vettore di meningiti e polmoniti, mentre siamo al 46% per la rosolia. Proprio la rosolia è da prendere con le pinze perché ha tanta importanza per le donne in gravidanza per la possibilità di causare la morte del feto e possibili difetti congeniti. Per la poliomielite siamo all’86% di copertura e quest’infezione causa danni irreversibili a livello neurologico perché blocca i neuroni motori, ed a seconda dei nervi coinvolti si possono avere tipi di paralisi differenti. Oggi all’O.M.S. contro la polio si è aggiunto il Rotary International e l’Unicef per giungere alla tanto agognata eradicazione globale della malattia. Traguardo raggiunto nel 1978 dal vaiolo e nel 2011 dalla peste bovina. Le vaccinazioni, quindi, hanno cambiato il volto della medicina moderna e costituiscono un’eccezionale scoperta che ha permesso di vivere e “continuare” a vivere a centinaia di milioni di uomini. Oggi, in maniera paradossale, si è ridotta la percezione di quest’importanza e questa riduzione comporta delle vittime che l’intelligenza dell’uomo non deve consentire. L’umanità, intesa come tale, non può permettere la diffusione di qualsivoglia notizia priva di un fondamento scientifico che ostacoli il progresso, la dignità delle persone e la vita stessa.
Questo articolo scritto dal dottor Gianpaolo Palumbo, vista l’attualità dell’argomento, viene riproposto alla classe medica irpina per gentile concessione del settimanale “Il PONTE”.
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