L’ ALLERGIA AL LITCHI, UNA MALATTIA IN AUMENTO

 

 

Uno degli effetti della globalizzazione è stata l’introduzione nei mercati, e nella nostra dieta, di alimenti e frutta esotica che fino a qualche anno fa erano difficili da reperire, tra questi il litchi.
Anche nota come ciliegia della Cina è il frutto di una pianta sempreverde della famiglia Sapindaceae.
Si tratta di una pianta tropicale e subtropicale originaria della Cina meridionale e del Sud-Est Asiatico ove, probabilmente, viene coltivata almeno dal 2000 A.C., ma il primo documento scritto che ne attesta la coltivazione risale all’anno 1059.  Diffusa soprattutto in Malesia e nel Nord Vietnam è un tipo di frutta ampiamente servita nei ristoranti cinesi, ma già nel primo secolo dopo Cristo, litchi freschi erano così richiesti dalla corte imperiale cinese che fu necessario istituire uno speciale servizio di corriere con cavalli veloci affinché portasse frutti freschi dalla regione del  Guangdong. Durante la dinastia Song (960-1279), la richiesta di litchi era così elevata da indurre la famiglia imperiale ad aprire nuove vie di commercio.
Il litchi fu descritto scientificamente dal naturalista francese Pierre Sonnerat (1748-1814) nel suo libro “Voyage aux Indes orientales et à la Chine, fait par ordre de Louis XVI, depuis 1774 jusqu’en 1781”, pubblicato nel 1782.
Questa pianta viene coltivata anche in Tailandia, Vietnam, Giappone, Bangladesh, Madagascar e nell’India settentrionale. Anche Sudafrica e Stati Uniti hanno una importante produzione di questi frutti. Nel Mediterraneo viene coltivato ampiamente in Israele, mentre in Italia si trovano coltivazioni solo in alcune zone della Sicilia e della Calabria che offrono un clima adatto alla crescita della pianta.
Esistono oltre 50 varietà di litchi. Il sapore e il profumo dei frutti variano a seconda delle zone e dei terreni di coltivazione ma non si sono trovate significative differenze nell’allergenicità all’interno delle varietà botaniche. Anche questa pianta, così antica e apparentemente innocua, può dare gravi reazioni allergiche. Sono stati identificati diversi allergeni capaci d’indurre la comparsa di sintomi clinici: la proteina Lit c 1, una  profilina (precedentemente nota come Lit c 4), che sembra essere abbastanza termostabile così da resistere alla cottura; la proteina Lit c IFR, un enzima isoflavone reduttasi; un allergene alimentare  Bet v 6-simile, e la proteina Lit c TPI, una trioso-fosfato isomerasi, attualmente considerato un allergene maggiore.
I Litchi, a causa di queste molecole allergeniche, possono indurre da lievi sintomi da allergia alimentare fino a indurre lo shock da anafilassi.
Alcuni studi hanno dimostrato una cross-reattività tra litchi e lattice, e sono stati descritti casi d’anafilassi al litchi. La maggior parte dei casi riguarda pazienti con contemporanea allergia a pneumo-allergeni, in particolare verso le Composite quali l’assenzio selvatico, mentre tra gli alimenti risulta frequente una contemporanea allergia tra litchi e mango.
I sintomi comprendono gonfiore delle labbra e angioedema, prurito, orticaria generalizzata e dispnea che compaiono 30 minuti dopo aver mangiato litchi crudi. Possono coesistere irrequietezza, rossore, orticaria generalizzata e stridore inspiratorio
Nel 1995 Fäh J, et al; pubblicavano il caso di una donna di 23 anni con l’allergia inalatoria a pollini della famiglia delle Composite, che dopo aver mangiato 2 o 3 litchi freschi, aveva iniziato a percepire un prurito in bocca e in gola; cinque minuti più tardi le sue labbra e la gola si erano gonfiate, ed era comparsa una grave difficoltà respiratoria (dispnea). Le prove cutanee furono positive sia al litchi fresco che inscatolato.
Il test diagnostico per dimostrare l’allergia a questa frutta è il prick by prick e il test labiale che si eseguono con litchi fresco. Successivamente si verifica l’eventuale allergia anche al lattice eseguendo il prick test e la ricerca delle IgE specifiche nel sangue.
L’unica terapia per quest’allergia è l’astensione dall’ingestione dell’alimento.

Per saperne di più:
Andri L, et al. Exercise-induced anaphylaxis related to litchi: a case report. Ann Allergy 1994;72:69.
Deswarte-Antonius C. Allergie alimentaire au litchi et à la mangue. Rev Fr Allergol Immunol Clin 2007,47:S5-7.
Fäh J. Anaphylactic reaction to lychee fruit: evidence for sensitization to profilin. Clin Exp All 1995;25:1018.
Ferreira F, et al. Allergic cross-reactivity: from gene to the clinic. Allergy 2004;59:243-267.
Raap U, et al. Exotic food allergy: anaphylactic reaction to lychee. J Investig Allergol Clin Immunol 2007;17:199-201.
www.allerdata.com

raffaeleiandoli.ilponte@gmail.com

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