ADDIO MODELLO UNICO, ARRIVA IL MODELLO REDDITI
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le versioni definitive dei nuovi modelli per la dichiarazione dei redditi relativi al 2016.
Sul sito (www.agenziaentrate.gov.it) è possibile scaricare le versioni aggiornate di tali modelli: Redditi persone fisiche (PF), Redditi società di capitali (SC), Redditi società di persone (SP), Redditi enti non commerciali (ENC), il modello Consolidato nazionale e mondiale (CNM) e il modello Irap.
Da Unico a Redditi – Tra le novità comunicate dall’Agenzia delle Entrate, ce n’è una che riguarda il Modello Unico. Da quest’anno si chiamerà modello Redditi: il cambiamento è dovuto al fatto che la dichiarazione Iva non potrà essere più presentata in forma unificata insieme alla dichiarazione dei redditi come avveniva per il passato.
LE NOVITÀ PER LE PERSONE FISICHE.
Tra le novità, premi di risultato, school bonus, rinnovo detrazioni per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, patent box.
Vediamo quelle più innovative:
– Premi di risultato: l’agevolazione, reintrodotta dalla Legge di Stabilità dell’anno scorso, inserita anche nel 730, prevede la tassazione al 10% per i premi di produttività ai dipendenti che guadagnano un massimo di 50mila euro l’anno. Il premio può arrivare a 2mila euro, che diventano 2mila e 500 nelle imprese che prevedono il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro. E’ anche possibile scegliere di percepire i premi sotto forma di benefit aziendali, nel qual caso sono esentasse. La Legge di Bilancio 2017 ha praticamente raddoppiato il premio di produttività agevolabile, ma a partire dall’anno in corso (che verrà dichiarato, quindi, nel 2018).
– Lavoratori rimpatriati: è una misura che favorisce il rientro dei cervelli, consentendo a chi torna a lavorare in Italia, ed è in possesso di determinati requisiti (fra gli altri, bisogna restare per almeno due anni), di calcolare come imponibile solo il 70% del reddito prodotto.
– School bonus: credito d’imposta del 65% sulle erogazioni liberali in favore di istituti scolastici.
– Leasing prima casa: detrazione al 19% sui canoni di leasing 2016 per l’acquisto di immobili da adibire a prima casa. L’agevolazione è riservata a contribuenti con reddito fino a 55mila euro, l’agevolazione si applica a un canone massimo di 8mila euro per gli under 35, mentre il tetto scende a 4mila euro sopra questa soglia. Si applica la detrazione anche se nel corso del 2016 è stato pagato il prezzo di riscatto che non supera i 20mila euro per gli under 35 e i 10mila euro per chi ha superato questa età.
– Costi black list: eliminati i righi in cui si segnavano spese e componenti negativi indeducibili derivanti da operazioni con paesi a fiscalità privilegiata.
– Patent box: nel quadro RF (reddito d’impresa), inserito il campo per la quota di reddito agevolabile che riguarda il periodo fra la presentazione dell’istanza di ruling e la sottoscrizione dell’accordo, per consentire l’accesso al patent box nel periodo di imposta di presentazione dell’istanza.
– Dichiarazione integrativa a favore: i termini per la presentazione sono stati allungati ed equiparati a quelli dell’accertamento (cinque anni): dal frontespizio del modello Redditi PF è stata eliminata la casella “tipo di dichiarazione”, perché non è più necessario segnalare se si tratta di dichiarativa a favore o a sfavore. La norma (articolo 5 Dl 193/2016) stabilisce che nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo in cui si presenta la dichiarazione integrativa, si indica il credito derivante da minor debito o maggior credito risultante. Per questo c’è il nuovo quadro DI, mentre è stato eliminato dal quadro RS il prospetto relativo ad “errori contabili”.
– Scadenza presentazione: 30 giugno per il cartaceo, 2 ottobre in forma telematica. Slittamento anche per le scadenze di pagamento, in virtù dell’eliminazione del tax day di metà giugno contenuto nel Decreto Fiscale, per cui il saldo delle imposte e l’acconto si pagano entro il 30 giugno 2017 ovvero, con la maggiorazione dello 0,40%, nei successivi 30 giorni, cioè entro il 30 luglio, termine che quest’anno, cadendo di domenica, slitta al 31 luglio.
LE NOVITÀ PER LE IMPRESE.
Per le imprese verrà valorizzato l’ammortamento del costo fiscalmente riconosciuto dei beni strumentali nuovi. Spariscono gli spazi nei moduli dedicati ai costi black list, derivanti cioè da transazioni intercorse con operatori che si trovano in Stati o territori raggruppati in “liste nere”, perché non permettono un adeguato scambio di informazioni. Per le persone fisiche e le società di persone, arriva l’agevolazione “Branch exemption”, l’esenzione degli utili e delle perdite attribuibili a tutte le proprie stabili organizzazioni all’estero. Persone fisiche e giuridiche potranno ottenere anche una detrazione del 65% grazie al bonus domotica, dedicato a chi acquista e installa impianti e sistemi di controllo a distanza e per ottenere una vera “smart home”. Queste voci si trovano nel modello Redditi 2017. In più ci sarà anche lo spazio per indicare i dati necessari per determinare un’imposta sostitutiva in caso di assegnazione o cessione dei beni ai soci, quest’ultima prevista solo per le società.
Infine si pone il quesito “Redditi o 730: quale compilare”? – Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, è bene ricordare che le persone fisiche possono presentare due modelli: il modello 730 o l’ex modello Unico, ormai modello Redditi.
Il primo modello è dedicato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, obbligati a presentare quanto dichiarato dal proprio datore di lavoro o dall’ente di previdenza. Può essere compilato anche dai lavoratori autonomi senza partita Iva. Il modello Redditi è, invece, obbligatorio in caso di redditi da lavoro autonomo o reddito di impresa.
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