La medicina tra scienza ed esoterismo

 

 

Esoterismo è il termine apparso per la prima volta in Francia nel 1752, con cui si indicano le dottrine di carattere, almeno in parte segrete, che richiedevano una iniziazione e un apprendistato. La verità occulta o i significati nascosti di tali arti si acquisivano attraverso diversi gradi di iniziazione. L’architettura ad esempio, si apprendeva entrando nella confraternita o corporazione dei liberi muratori, ove si apprendevano i segreti della lavorazione della pietra grezza e delle costruzioni gotiche. Il termine si contrappone a essoterico (o exoterico), parola che indica una conoscenza aperta a chiunque, ad esempio l’alchimia è esoterica (conosciuta da pochi iniziati) rispetto alla essoterica chimica (nota a tutti).
Una ulteriore differenza tra la conoscenza di tipo scientifico e la conoscenza esoterica risiede nel fatto che la scienza si basa su dati sperimentali  oggettivi, aperti alla verifica e al controllo da parte di tutti, (e quindi ripetibili)  mentre l’esoterismo è un tipo di conoscenza  che per sua natura non è aperta a tutti ma solo a pochi iniziati che condividono  l’accesso a un sapere o a una esperienza esclusiva (e quindi ha caratteristiche di soggettività).
La scienza che ha condotto all’attuale sviluppo tecnologico, dai telefoni cellulari al computer, nasce dall’alchimia (dei cui simboli si serve la massoneria, e dalla quale nasce la chimica), l’astrologia, il magnetismo animale, ecc., esperienze empiriche che nel loro insieme venivano definite esoteriche. Da tali arti pratiche sono derivate le scienze contemporanee.
La medicina che, occupandosi della nostra salute, saremmo portati a considerare una scienza esatta, di fatto non lo è.
Infatti una cura, un farmaco, o una qualsiasi procedura medica che può salvare una persona, può provocare gravi effetti collaterali o allergia ad un’altra. In medicina, la ripetibilità di uno stesso risultato è relativo.
Ad esempio l’allopurinolo che abbassa l’acido urico in una persona, guarendola dalla gotta, può provocare un’allergia mortale in un individuo geneticamente simile. Quindi lo stesso farmaco è contemporaneamente curativo o letale.
Da Galileo Galilei in poi “scientifico” è dunque sinonimo di ripetibile quindi “oggettivo”, al contrario nel campo “esoterico” rientra ciò che è soggettivo, e quindi non per forza ripetibile.
Questa divisione chiara è di semplice applicazione, entrata intorno al 1600 nel mondo della cultura, non è completamente vera. Rivalutando il paradosso della caverna di Platone, la meccanica quantistica, un nuovo ramo della fisica mette in discussione il postulato principale della fisica Galileiana.
Le ultime scoperte della Meccanica Quantistica hanno enfatizzato il ruolo del soggetto cosciente a tal punto da portare alla inevitabile conclusione che nulla può esistere al di là della percezione del soggetto. Uno dei cardini di questo nuovo ramo della fisica è il paradosso del gatto di Schrodinger, secondo il quale se mettiamo in una scatola opaca un gatto e una fiala di veleno che si romperà se colpita da una particella radioattiva, l’osservatore saprà se il gatto è vivo o se é morto solo aprendo la scatola. Ma è proprio questa verifica che determinerà la vita e la morte dell’animale. Se la scatola resterà chiusa, per la meccanica quantistica, il gatto sarà sia vivo che morto, nello stesso tempo.
È quindi l’osservazione che determina lo stato delle cose,  e conseguentemente non ha senso attribuire oggettività (cioè esistenza propria e indipendente) a nessuna cosa, per il semplice fatto che nulla può esistere al di là di quanto può essere percepito.
Questa prospettiva di fatto riduce la posizione della scienza, superata la visione della inconfutabile certezza galileiana, a quello di una mera credenza esoterica, ciò che ha sul piano ontologico la medesima  validità di una fede.
Quello scientifico diventa quindi solo uno dei tanti metodi di indagine della realtà e conseguentemente tra Fisica ed Esoterismo non c’è più di fatto nessuna differenza ontologica.
Nel mondo macroscopico la fisica quantistica non ha una corrispondenza percepibile, ma è grazie a lei che funziona il nostro cellulare, il computer o il navigatore GPS.
Meccanica galileiana, quantistica e esoterismo sembra siano aspetti coesistenti della realtà che percepiamo. Come possiamo orientarci in un mondo così probabilistico? Forse possono aiutarci le parole di domenica scorsa di Papa Francesco: “come teniamo sempre con noi il cellulare (frutto della meccanica quantistica) teniamo sempre anche il Vangelo”.

Per saperne di più:

Fritjof Capra, Il Tao della fisica, collana Gli Adelphi, 1989.
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/ESOTERISMO.html

raffaeleiandoli.ilponte@gmail.com

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