FINALMENTE SCOPERTA L’ORIGINE DEL CANCRO
Per anni e anni il cancro è stato solo il simbolo di un segno zodiacale. Coloro i quali venivano alla luce dal 21 giugno al 22 luglio erano considerati fortunati perché sarebbero diventati tenaci, perseveranti nella vita e nel lavoro, in possesso di una marcia in più nella professione soprattutto grazie all’umore sempre buono e ad una grossa capacità di immaginazione e di empatia con il prossimo. Oggi il termine cancro si attribuisce ai tumori maligni che colpiscono organi e tessuti. Oggi per questo tipo di malattie ci sono anche risposte valide sotto il profilo della terapia medica, chirurgica e radiante. Si dice che nel caso dei tumori una cellula dell’organismo impazzisce perché perde le sue peculiari proprietà, ne acquista delle altre e si moltiplica nel nostro corpo senza un preciso “piano di azione”. Eppure in ogni cellule ci sono “correttori” di questa “manovra” che evitano il perpetuarsi dell’errore. Invece nella realtà clinica questi aggiustamenti non sempre avvengono e va a finire che le cellule sane vengono sostituite da quelle malate neoplastiche che sono esuberanti e posseggono una maggiore velocità di crescita. Le cellule di un tumore maligno estendono (il tempo varia a seconda del tipo e del tessuto colpito) la malattia ad altri organi impiegando mesi oppure lunghi anni. I problemi iniziano, in genere, quando il viaggio delle cellule cattive termina nei polmoni, nel cervello e nel fegato. Questa progressione viene chiamata metastatizzazione, che rappresenta, in pratica, l’ultima tappa della progressione tumorale. Il cancro, ormai è certo, deriva da una serie di mutazioni, cioè di alterazioni di geni che regolano sopravvivenza e proliferazione delle cellule. Mutazioni che possono svilupparsi in tempi differenti e con modalità anch’esse non prevedibili. Ci sono poi da considerare le mutazioni genetiche, anche se è risaputo che a provocarle sono principalmente le cause ambientali per l’esposizioni ad agenti cancerogeni di origine chimica, fisica e virale. Alla base ci deve essere una fragilità genetica che sarà predeterminata e che provoca le mutazioni. Il fumo della sigaretta, l’amianto, la combustione del petrolio o del carbone, l’alcool, la dieta, i raggi ultravioletti, le radiazioni ionizzanti, ecc. sono facilitate nel loro compito dell’oncogenesi grazie alla “fragilità genetica”. A tale riguardo è apparso un articolo sulle riviste scientifiche, l’ultimo nel dicembre dello scorso anno, che indica la scoperta dell’origine del cancro, o meglio del meccanismo molto precoce con cui le cellule maligne cominciano a diffondersi nell’organismo prima ancora che si sia formato il tumore vero e proprio. Lo studio è stato portato a termine analizzando una forma molto aggressiva di tumore della mammella che dovrebbe “valere” anche per i terribili melanomi ed i tumori del pancreas.
Due studi indipendenti tra di loro (uno del Mont Sinai Hospital di New York e l’altro dell’Università di Ratisbona in Germania) hanno aperto la strada a nuove strategie di cura che bloccano il tumore e la formazione di metastasi. La ricerca è stata condotta sul tumore della mammella, studiandolo nei topi e nelle biopsie delle pazienti. Il Professor Ghiso, responsabile della ricerca americana alla presentazione della scoperta ha dichiarato che grazie alle colture cellulari e a visualizzazioni ad alta risoluzione in vivo hanno letteralmente “visto” le cellule del tessuto mammario impazzite che iniziano a distaccarsi dalla lesione che si può definire precancerosa, prima ancora che il tumore si sia formato. Queste cellule, una volta entrate in circolo si diffondono ubiquitariamente e soprattutto nel polmone e nel midollo osseo, che risultano “immuni” anche alla chemioterapia. Ci vorrà una “sveglia” di tipo molecolare per scuoterle dal torpore e fare in modo che riprendano a proliferare. In questo modo diventa anche difficile trovare il tumore primitivo. Nel 5% dei casi, per questo motivo, vengono documentate metastasi, ma non si trova esattamente il punto (tumore) di partenza.
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