REFERENDUM – “Ha vinto il popolo”

 

 

La colpa più grande attribuibile all’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, riguardo al Referendum, è quella di aver spaccato il Paese, di aver diviso famiglie e generazioni su quesiti importanti che andavano sviluppati diversamente e con tempi rispettosi delle giuste priorità. I Padri Costituenti scrissero una delle Costituzioni più belle d’Europa, e grazie ad essa è stato possibile guidare il Paese nei difficili anni del Dopoguerra, fino al boom economico degli anni ’60.
Oggi sicuramente c’è qualcosa da rivedere, ma prima di toccare la Carta cerchiamo di essere rappresentati da persone con capacità, titoli accademici e qualità morali. Coloro che scrissero la Costituzione rispondevano a questi requisiti! Certo, serve un iter legislativo più veloce ed efficace, ma occorre anche l’applicazione delle norme già esistenti.
L’Italia è ultima in Europa per i tempi della Giustizia, non abbiamo la Sanità più efficiente, conserviamo problemi energetici, non riusciamo a gestire i rapporti con l’Europa, sia in materia di Banche, che di sviluppo economico. Non siamo in grado di arginare le truffe ai marchi alimentari (secondo il Rapporto Euipo si registrano ogni anno danni per 8miliardi di euro con la perdita di oltre 100mila occupati-fonte Sole 24ore), subiamo passivamente l’Immigrazione e siamo ultimi per la Libertà di informazione. Un Paese così combinato aveva tra le priorità la scelta Referendaria?
Altro errore cruciale di Renzi: aver personalizzato il voto! C’è da augurarsi che ora i “vecchi Tromboni” non suonino anche la gran cassa: non sono loro ad aver vinto! Non hanno vinto i D’Alema, i De Mita, i Napolitano….artefici di una gestione improntata alla conservazione del potere personale. Ha vinto il popolo, che ha partecipato in maniera massiccia alla consultazione referendaria per chiedere di avere finalmente un governo di persone elette e non di nominati.
Gli italiani, tra l’altro, oggi pagano tra le tante tasse anche quelle necessarie per il compenso da senatore a vita di tal professor Monti, uno dei nominati dall’ex Napolitano, che insieme alla sua squadra di finti esperti ha prodotto l’accelerazione del disastro nel Paese. Ecco, di questi esperti gli italiani non ne vogliono più! Vorrei dire a Renzi che non basta una maturità classica per far guidare alla signora Lorenzin un Ministero così importante come la Sanità. In Italia ci sono infinite competenze, in grado di fare di più e meglio, a cominciare dalle campagne di informazione. Solo per quell’errore in un Paese normale si presentano le dimissioni, e noi oggi un Paese normale, purtroppo, non lo siamo.
                                                                                  Mario Barbarisi

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