Rapporto Caritas AL SUD GLI ITALIANI SONO PIU’ POVERI DEI MIGRANTI
Altro che dati di ripresa economica e di miglioramento! Aumenta la miseria e cambia anche la composizione della povertà, che colpisce di più gli italiani, rispetto agli stranieri presenti nel nostro Paese. Peggiorano le condizioni al Sud, dei giovani in particolare : dall’aggiornamento dei dati contenuti nel rapporto CARITAS emerge che al Sud la percentuale di connazionali bisognosi, nella fascia di età giovanile, supera quella degli immigrati. Ad essere colpite dagli effetti della crisi sono tutte le regioni del Mezzogiorno: Campania, Calabria, Puglia, Molise, Basilicata, incluse le isole. L’età media di coloro che si sono rivolti ai Centri di Ascolto è di 44 anni, tra queste le persone coniugate sono (dati 2015) il 47,8%, il 26,9% celibi o nubili. I disoccupati rappresentano nel totale il 60,8%. Le principali richieste di aiuto riguardano: per il 76,9% la povertà economica, per 57,2% il disagio occupazionale, 25,0% problemi abitativi, 13% problemi familiari. A livello nazionale i dati riferiscono che i profughi e i richiedenti asilo che si sono rivolti alla Caritas sono stati complessivamente 7mila e 700 (il 79,2% proveniente dal continente africano). A marzo 2016 le parrocchie italiane hanno accolto oltre 3mila persone utilizzando fondi diocesani. Sono dati che destano preoccupazione e che hanno subìto un deciso incremento negli ultimi 36mesi. Ciononostante la CARITAS ha provato ripetutamente a spiegare in occasione delle presentazioni del Rapporto: un autentico screening proveniente dall’Osservatorio centrale in cui confluiscono i dati raccolti nelle 173 diocesi italiane, tra cui Avellino. Ed è proprio dalla nostra diocesi che, attraverso questo giornale, era stato lanciato, già nel 2014, l’allarme povertà. Sono infatti aumentate visibilmente le richieste di aiuto, la mensa dormitorio diocesana “monsignor Antonio Forte”, in particolare, ha fatto registrare un incremento di “ospiti”, e tra questi è progressivamente aumentato il numero di cittadini italiani rispetto agli stranieri. Si tratta di un dato che ora trova conferma dal Rapporto Nazionale che accomuna la nostra diocesi a tante altre realtà del Mezzogiorno d’Italia. Vogliamo augurarci che le Istituzioni, con senso di responsabilità, incrementino necessariamente la collaborazione e l’impegno affinché si riescano a soddisfare le numerose emergenze sociali.
di Mario Barbarisi