Intervista alla Politica
Mi resi conto che la “signora” si confidava oltre ogni immaginazione. Diceva cose valide e quasi tutte condivisibili, ma non ero convinto che fosse quello il suo vero pensiero.
D. Quindi, Lei approva in toto le scelte dei 5Stelle, non si limita, solo, a spiegare le cause della loro nascita?
“Tutt’altro, lei converrà con me che la democrazia contemporanea soffre gravi deficienze. Spesso manca di autorevolezza! A volte (ad esempio, nel Parlamento in uno dei tanti Consigli Comunali, come quello della sua città), è abbandonata all’anarchia paralizzante o alla legge del più forte (che sono due espressioni della stessa realtà). Si crea così quel terreno privilegiato dove dominano i feudalesimi che si contendono la preda! Mi spiego: quando in un consesso democratico i rappresentanti del popolo sovrano sono “bloccati” da lotte incomprensibili, quando prevalgono, nelle scelte, gli interessi dei più forti in danno degli ultimi, allora è a rischio la ragione stessa del vivere in comunità! I partiti, purtroppo, con i loro signorotti, i vassalli ed i valvassori, sono l’emblema di un neo-feudalesimo etico e civile che potrebbe distruggere la democrazia”.
D. Sono d’accordo con Lei, ma allora cosa servirebbe?
“La soluzione la si può sintetizzare con pochi concetti: serve senso di responsabilità e capacità di iniziativa politica in tutte le direzioni. Poi, si dovrebbero inventare nuove forme, atte a garantire un’ampia partecipazione democratica al potere, che aiutino la formazione di una nuova classe dirigente, basata sul “volontariato a termine”, per sconfiggere il carrierismo politico!”
D. Se ho capito bene, questi sono suggerimenti ai partiti. Ma quali dovrebbero essere le buone qualità degli uomini politici?
“Anche qui, voglio darle una risposta sintetica, se mai, approfondiremo più avanti. Coloro che vogliono impegnarsi per il Bene Comune dovrebbero possedere: senso dell’ascolto, senso degli insiemi e senso della prospettiva! Oltre ad un pre-requisito indispensabile: l’onestà politica che non è altro che un elevato senso dell’etica, personale e civile! Provi a riflettere e si accorgerà che sono queste le qualità che mancano, oggi, a tanti personaggi che si occupano di politica. Purtroppo, non solo siamo invasi da piccoli uomini “senza qualità” ma tra costoro prevalgono i peggiori: quelli che hanno fatto del servizio un mestiere, quelli che sanno solo “prendere” (se non addirittura rubare) dalla comunità, quelli che saranno ricordati per i danni fatti più che per le cose buone proposte o realizzate”.
D. Mi scusi, ma allora perché i 5Stelle non la convincono del tutto?
“La vita di una forza politica si può paragonare a quella dell’uomo (non dimentichi, che sono le persone ad inventare i partiti ed i movimenti). Quando muove i primi passi somiglia ad un bambino nei primi anni di vita. Poi viene il tempo dell’adolescenza, quindi quello della maturità e della responsabilità! Ecco, io credo che il Movimento sia cresciuto troppo in fretta: è stato chiamato a responsabilità importanti pur avendo ancora “la mentalità ed il fisico” di un adolescente. Potrei entrare nel dettaglio e spiegarle le ragioni di questa mia valutazione: credo, però, che i suoi lettori siano così intelligenti da capire a cosa mi riferisco. Poi, ci sono altre cose che non mi convincono: le modalità di adesione e di partecipazione! Può una forza politica essere diretta e guidata da una “società per azioni” (di proprietà privata) con regolamenti non del tutto chiari e democratici?”
D. Lei, quindi, dice che i 5Stelle sarebbero non solo immaturi ma addirittura inadeguati al sistema democratico?
“No! Non assolutizzi i miei giudizi! Ho detto prima quali sono i meriti e le cose buone che i 5Stelle hanno portato nella nostra società. E sono convinto che possono dare tanto al nostro Paese: purché dimostrino di voler cambiare, purché sappiano diventare adulti ed assumersi le responsabilità, abbandonando gli infantilismi che hanno caratterizzato le loro prime esperienze e facendo crescere la democrazia e la trasparenza al loro interno. Non le sembrerà strano ma io ho più fiducia nelle potenzialità del Movimento che nella capacità dei partiti di fare autocritica e di cambiare, radicalmente, linea, metodi, programmi ed uomini per realizzarli. I 5Stelle hanno il vantaggio di essere giovani e come tutti i giovani possono solo migliorare… crescendo. Purché vogliano farlo! Gli altri, invece, dovrebbero liberarsi della zavorra di una mentalità vecchia, superata e perdente. E ciò è molto più difficile e complicato: perciò questi partiti saranno sconfitti e superati! Spero solo che avvenga senza traumi.”
Queste previsioni mi turbarono non poco. Non riuscivo ancora a capire se “la signora” certe evoluzioni le desiderasse o se, invece, le temesse. Così mi lanciai nella domanda da un milione di euro.
D. Ma come vede il futuro del nostro Paese? In altre parole è ottimista o si sente più una cassandra: una profetessa di sventure?
“Non sarò mai pessimista! Non posso esserlo: è contro la mia natura! Ho conosciuto momenti veramente tristi e preoccupanti ma non mi sono mai arresa al peggio. Pensi alle dittature, alle crudeltà nascoste dallo scudo degli opportunismi politici! Quante falsità, quante menzogne! Ma l’Uomo ha in sé qualcosa di divino che gli permetterà, sempre, di sconfiggere il male, ovunque si annidi. I tempi difficili passeranno e si costruirà, finalmente, quella Città dell’Uomo che ai più saggi sembrava un sogno o una difficile utopia!”.
(continua nel prossimo numero)
michelecriscuoli.ilponte@gmail.com