Il Villaggio… Globale! “Ecco dove va l’8×1000”

 

 

Nella giornata di Sabato pomeriggio i lavori del Seminario Fisc, organizzato in Sicilia in collaborazione con l’UCSI, si sono spostati da Noto a Modica. Giunti nella città, nota anche per il cioccolato, siamo stati condotti, attraverso una scalinata attigua al Corso principale, in una stradina secondaria. Dinanzi ai nostri occhi, in cima alle scale, scorgiamo la facciata dell’antico edificio che ospita la Casa di accoglienza intitolata a don Puglisi, sacerdote di Palermo barbaramente ucciso dalla Mafia.
Veniamo accolti dal direttore della Caritas diocesana, il professor Maurilio Assenza e dai collaboratori Marco e Salvatore. Nella sala, dopo i saluti del collega Pino Malandrino, assistiamo alla proiezione di un breve documentario che illustra le numerose attività del Centro, la storia e la nascita dei laboratori di produzione dolciaria, dove lavorano tante persone. E’ subito evidente che siamo in una struttura efficiente, punto di riferimento per l’intera comunità, non solo ecclesiale.
Intervistiamo gli operatori della casa, si chiamano Marco e Salvatore. Ci dicono che sono 25 gli ospiti. “Forniamo loro assistenza  completa: colazione, pranzo, cena e pernottamento, inclusa l’assistenza medico-sanitaria”. Marco ci racconta delle tante difficoltà nella gestione, sempre superate e di quanto sia risibile il contributo riconosciuto dallo Stato, attraverso i Servizi Sociali, per ogni singolo ospite: appena 19 euro a persona.  Marco afferma  che la retta è troppo bassa, è insufficiente, ma è  grazie alla solidarietà  e alla generosità di tanti che diventa possibile assistere tutti. “Venite qua a vedere come si spende l’8xmille”! dicono  Marco e Salvatore ricordando quanto la Chiesa, talvolta, sia, ingiustamente giudicata, anche attraverso l’uso dei media, per presunti sprechi, dimenticando quanto essa fa per tutti, ogni giorno e dovunque.
Siamo nella città del poeta Quasimodo, nella parte sud orientale dove tutto sembra più difficile nel vivere quotidiano, eppure c’è una realtà, quella del volontariato e dell’Associazionismo cattolico che insieme rimediano ai vuoti delle Istituzioni. Nella casa don Puglisi si respira un’ aria di pace e di solidarietà: il lavoro non è lavoro, dicono gli operatori, ma è piacere di stare insieme e servire il prossimo.
La solidarietà è contagiosa, afferma il professore Assenza, al termine della proiezione, ricordando l’impegno personale e della Diocesi nel prestare soccorso in occasione di calamità naturali, come a L’Aquila, di recente e in occasione del terremoto che nel 1980 colpì l’Irpinia (morirono  3mila persone e  furono danneggiati irrimediabilmente il tessuto urbanistico e sociale).
Abbiamo trascorso l’intera giornata del sabato ad ascoltare relazioni sui new-media mentre l’intera aerea geografica è risultata mal servita dai gestori telefonici mobili. La visita a casa don Puglisi ci riporta alle origini, alla stretta di mano e allo sguardo diretto negli occhi a chi la carità la pratica tutti i giorni, senza far rumore, senza clamore, e in maniera gratuita! E’ qui, come altrove, che si tocca con mano l’opera della  Chiesa. Risuona nel corridoio, mentre in sala continua il momento formativo riservato ai giornalisti, l’eco delle parole di Marco e Salvatore, i due giovani operatori della struttura: “Se volete vedere cosa fa la Chiesa, come si spendono i fondi dell’8 x mille, allora venite qui da noi, vi spiegheremo tutto”!

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