AVELLINO E’ PIENA DI PERICOLI

 

 

Il neo Questore all’atto dell’insediamento ha affermato che Avellino non è più un’isola felice. In effetti gli avellinesi hanno smesso di considerare sicura e felice la città da quando si sentono inascoltati dalle stesse Istituzioni. Oltre all’abbandono i cui versano quartieri periferici e centrali, vi segnaliamo un singolare episodio. Nei giorni scorsi ha regnato un gran caldo e i cittadini, desiderosi di un po’ di fresco, si sono recati nella Villa Comunale trovandola puntualmente chiusa. Stavolta chiusa per lavori da farsi al fine di scongiurare la caduta di rami pericolosi.
E così, lunedì 4 luglio sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza con il taglio dei rami, una sorta di potatura fuori stagione. Passando nei pressi, abbiamo notato che cadevano piccoli rami e segatura sul marciapiede. Erano passate da poco le 14,00 quando abbiamo chiamato il 112. Il carabiniere gentilmente ha passato la centrale, operativa della Questura. Risponde un’operatrice che dice di metterci in contatto con i Vigili Urbani, trascorsi un po’ di secondi la linea ritorna indietro e l’operatrice ci dice che i Vigili non rispondono e che ci lascia il numero per chiamare noi il Comando dei Vigili Urbani. Benedetta operatrice della Polizia di Stato non le hanno spiegato che se dei cittadini segnalano un caso di potenziale rischio e pericolo per la pubblica incolumità, per lavori, tra l’altro eseguiti in maniera oggettivamente poco accorta, dovrebbero essere le Autorità allertate a provvedere?
A queste condizioni, davvero Avellino e’ un’isola infelice e noi che vi abitiamo siamo più che isolani, dei veri e propri isolati! La domanda è: se uno dei rami caduti sul marciapiede (vedi foto) avesse colpito un passante, di chi sarebbe stata la responsabilità? Dei cittadini stessi o di quei rappresentanti delle Istituzioni, in questo caso dimostratesi sorde?

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