Il Sistema
Capita spesso, quando vado a Bergamo a fare il mestiere di nonno, di non aver voglia di tornare a casa. Sono troppe le cose che non riesco a sopportare della nostra città: i servizi che non funzionano; i lavori pubblici che non finiscono mai; le baruffe di una classe dirigente incapace; l’indifferenza dei cittadini rispetto agli abusi di quelli che gestiscono la cosa pubblica.
Quante volte ne ho scritto (forse inutilmente) fino a temere che la rassegnazione possa apparire, ai cittadini, persino sublime, come l’eroismo!
Resto, però, un inguaribile sentimentale e riesco a dedicare un pò del tempo libero alla lettura dei giornali locali on line! Questa volta, debbo confessarlo, sono stato preso da un incontenibile impulso fatto di dolore, di umiliazione e di rabbia. Avrei voluto strapparli, i giornali: nel mio caso, avrei voluto premere l’“off” del tablet, per non sapere….!
Per fortuna, non l’ho fatto ed ho potuto seguire una bella intervista, promettente e consolatoria, di cui dirò in seguito. Le notizie erano eclatanti! In verità, senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria (nota come lo scandalo dell’ACS che ha portato agli arresti del manager dell’azienda comunale) quello che è venuto fuori non mi ha stupito e provo a spiegare perché!
Mi chiedo: c’è qualcuno in città, anche tra i non addetti ai lavori, che può affermare di non aver mai avuto dubbi sulla correttezza etica di quei personaggi che hanno dominato la scena locale: a partire dai sindaci (anche gli ex) e dai politici, per finire ai dirigenti del PD ed ai consiglieri comunali eletti nelle ultime consiliature? Quando si legge (nelle intercettazioni) che si compravano i voti di una famiglia al costo di un modesto lavoro da 500,00 euro al mese, qualcuno riesce ancora a meravigliarsi? O quando si sa che i “contrattini” di stage (sempre a 500,00 euro al mese), a termine e senza futuro, con un’azienda pubblica avrebbero convinto alcuni sindaci ad appoggiare l’elezione di chi li ha organizzati, c’è stupore, meraviglia o scandalo? Ed infine, quando si apprende che, malgrado l’inchiesta giudiziaria in corso, nessuno ha osato mettere ordine per paura della reazione del “mondo di sotto” che avrebbe potuto rivoltarsi non contro i “patroni politici” ma nei confronti del malcapitato manager, qualcuno potrebbe negare che l’esito di quella vicenda era già scritto, almeno da una decina di anni?!
La questione morale, nella nostra città, è un problema serio da tempo! Tutti lo sanno, pochi ne parlano ma tanti aspettano, solo, che “Santa Procura” riesca a fare il miracolo!! Riesca, cioè, a liberare questa città e questa provincia da un “sistema” di potere e di gestione della cosa pubblica che non è sbagliato definire “mafioso o camorristico” (per usare le parole di quel giovane dirigente di ACR citato più volte nei miei articoli).
Verrebbe voglia di non tornare più a casa! Verrebbe voglia di ripetere ai giovani, intelligenti e preparati che ancora sperano nella nostra città, il grido di De Filippo, “fuitevenne”!! Poi, però, ti capita di ascoltare l’intervista di un noto professore (Toni Iermano: www.orticalab.it/QuestioneMorale-gli-strali-di) e riesci a riconciliarti con la Politica e con l’onesta intellettuale di tanti avellinesi che, come Iermano, vorrebbero cambiare le cose. Soprattutto, riesci a convincerti che malgrado l’immondizia e la povertà intellettuale di quelli che si trovano, per caso, a svolgere un ruolo nei partiti o in consiglio comunale, esistono cittadini, professionisti, operai, intellettuali, studenti, artigiani ed imprenditori sani ed onesti che sono stanchi di “essere abusati” da modesti “personaggi” e da quelli che li hanno promossi a classe dirigente.
C’è un’affermazione del prof. Iermano che mi è particolarmente piaciuta nella sua intervista (che la TV di riferimento farebbe bene a mandare in onda in continuazione: come fosse un’attività didattico-formativa per i cittadini che vogliono capire…): la più grande immoralità di questa presunta classe dirigente è che non ha (e non ha mai avuto) un progetto, un’idea di città!
Certo, sono cose che abbiamo detto o sentito altre volte, ma in questa fase storica dovrebbero farci riflettere un pò di più! Costoro, lo sappiamo bene, hanno imparato dai loro “cattivi” maestri solo i butti vizi: come si organizza il consenso (sfruttando le miserie delle persone e fingendo di trovare le soluzioni ai loro bisogni primari) e come si gestisce la cosa pubblica asservendo il bene comune agli interessi privati degli amici, dei clienti e dei compari di turno!
E’ uno “scambio” perfetto, spesso fatto alla luce del sole (le liste di appoggio in campagna elettorale o il voto per “De Luca al quadrato”, di cui si parla nelle intercettazioni): tra soggetti apparentemente deboli (il disoccupato, l’ex drogato o ex carcerato) ma forti dei “voti” dei loro amici e quelli apparentemente forti (il candidato sindaco o consigliere regionale) ma deboli per la loro insufficienza intellettuale, che raggiungono un’intesa perfetta, utilizzando, ingiustamente, i soldi dei cittadini alle spalle degli onesti!!
In questi giorni, il dottor Cantelmo ed i suoi collaboratori hanno scoperchiato un pentolino: ce ne sono altri di pentoloni da scoprire, per far venire a galla il sistema corruttivo nella gestione del potere! Per questo, dobbiamo aiutare la Magistratura ad andare avanti: facendo sentire tutto il nostro appoggio, non solo morale.
L’auspicio è che i cittadini riescano finalmente a svegliarsi dal torpore mortale che potrebbe soffocare ogni speranza! E’ una fase che somiglia molto a quella vissuta circa venti anni fa: una primavera soffocata dalla furbizia di politici, al tempo ancora potenti! Oggi, i loro allievi prediletti sono solo dei modesti “quaquaraqua”, perciò l’Avellino degli onesti può farcela…!!
michelecriscuoli.ilponte@gmail.co