Benevento va in…ACS!
Dopo aver conquistato la serie B sul campo, Benevento prende un pezzo di A! E’ la lettera che compone la sigla di ACS. Mentre si resta in attesa di ulteriori sviluppi dello scandalo di ACS (Avellino Città servizi) è un altro l’ACS che fa discutere: questa volta si tratta di Alto Calore Servizi, l’Azienda che gestisce le risorse idriche per gran parte dei Comuni dell’Irpinia ed alcuni del Sannio. Ieri sera presso la sede di Corso Europa ad Avellino si è tenuta l’Assemblea dei Sindaci per rinnovare il Consiglio di Amministrazione. Dopo le riunioni interpartitiche svolte nei giorni successivi all’approvazione del Bilancio, la politica ha deciso di lasciare tutto com’era: De Stefano resta in carica per altri 3 anni, riconfermato dal 97% dei Sindaci, con una percentuale societaria di quote pari al 59,06.
Determinante, per la riconferma di De Stefano sarebbe stata “la mano” dell’area politica sannita che risponderebbe a Del Basso De Caro. Al momento è risultata spuntata la politica Irpina, praticamente inesistente: dopo l’egemonia esercitata lungamente per decenni dai leader irpini, ora “lo scettro” sembra sia stato ceduto a Benevento, la nuova area a guidare le scelte. Più che uno scivolone biancoverde potremmo definirlo un autentico tonfo!
Tuttavia, secondo indiscrezioni, sembrerebbe che il secondo mandato in Alto Calore Servizi potrebbe presto subire una battuta di arresto, incepparsi per le numerose inchieste che hanno interessato negli ultimi anni l’Ente di Corso Europa. Nel mirino delle Fiamme Gialle non solo la gestione De Stefano ma anche, e soprattutto, le precedenti. In una recente nota stampa dell’architetto Rossano l’azione giudiziaria viene data per imminente. Non conosciamo le fonti dell’ex commissario ATO, riteniamo comunque che un eventuale colpo della Magistratura su ACS potrebbe risultare fatale: un vero e proprio colpo di grazia per un’Azienda già fortemente in crisi, con un bilancio che secondo alcuni amministratori presenterebbe punti oscuri.