Guida alla dichiarazione dei redditi. Tutte le novità del 2016
Il mese di aprile segna l’avvio della maratona della dichiarazione dei redditi. Infatti da venerdì 15 il modello precompilato è disponibile online e vi si accede utilizzando il codice Pin dei servizi telematici. È comunque possibile continuare a presentarlo in forma cartacea a un Caf o a un professionista abilitato. Chi si rivolgerà a un intermediario non sarà più soggetto ad alcun tipo di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, che in caso di problemi si rivolgerà esclusivamente agli intermediari che hanno rilasciato il visto. Il modello 730 precompilato non costringe a fare i calcoli e permette di ottenere eventuali rimborsi direttamente in busta paga o nella rata di pensione a partire da luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre). Se, invece, si devono versare somme, queste sono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (a partire dal mese di agosto o settembre).
Non è obbligato a presentare il modello 730 chi ha un solo reddito da lavoro o da pensione e, eventualmente, anche la prima casa e altri immobili soggetti a Imu, oppure più rapporti di lavoro a patto che sia stato effettuato il conguaglio dall’ultimo sostituto d’imposta. Nessun obbligo di presentazione per chi ha solo redditi da terreni e fabbricati entro i 500 euro, pensione fino a 7.200 euro e terreni fino a 185,92 euro, e chi riceve solo l’assegno dell’ex coniuge per un importo fino a 7.500 euro, al netto della parte di assegno per il mantenimento dei figli. L’esonero riguarda anche chi ha ricevuto solo redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e redditi da lavoro autonomo per un importo fino a 4.800 euro lordi annui. Il modello 730 va inviato all’Agenzia delle Entrate entro giovedì 7 luglio. Lo stesso termine è previsto sia in caso in cui venga consegnato al datore di lavoro sia nel caso sia portato al Caf. In ogni caso la documentazione deve essere conservata fino al 31 dicembre 2020, data ultima per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Nella Legge di Stabilità 2016, il Governo ha provveduto ad inserire diverse novità che riguardano la dichiarazione dei redditi 2016.
Ecco una rapida guida:
– Rimborsi superiori a 4000 euro: abolita la norma che prevede le verifiche nei confronti dei contribuenti che, applicano nel 730, detrazioni per carichi familiari o eccedenze derivanti dalle precedenti dichiarazioni. La Legge di Stabilità 2016 ha previsto, infatti, che queste verifiche, vengano sostituite da controlli preventivi solo in presenza di rimborsi di importo rilevante. Di conseguenza a partire dal 1° gennaio 2016, è abolita la soglia dei 4000 euro che fino adesso ha fatto scattare in automatico i controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria. In ogni caso, il controllo dovrà comunque essere effettuato al massimo entro 4 mesi dalla dichiarazione e non più 7 mesi come è avvenuto finora.
– Spese sanitarie: la novità introdotta dalla nuova Manovra 2016 che riguarda le dichiarazione dei redditi precompilate e più precisamente l’obbligo di trasmettere i dati delle prestazioni erogate nel 2015 dal Servizio sanitario nazionale e non, entro una certa scadenza, pena pesanti sanzioni. Il nuovo adempimento si riferisce ai dati che ospedali, ambulatori, strutture convenzionate SSN e non, per cui professionisti e medici privati, società di mutuo soccorso ecc dovevano obbligatoriamente trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2016 per consentire all’Amministrazione, di predisporre per il contribuenti interessati, il 730 2016 precompilato comprensivo di spese sanitarie. Tali dati, dovranno essere inviati al sistema Tessera Sanitaria ogni anno.
– Nuove regole e sanzioni: con l’entrata in vigore del nuovo obbligo di trasmissione dati delle spese sanitarie da parte delle strutture mediche e medici convenzionati al SSN o non, la Legge di Stabilità ha previsto sanzioni tra 100 e 50.000 euro per l’omessa, tardiva o errata trasmissione entro il 28 febbraio di ciascun anno di imposta. La sanzione però può essere evitata, se l’invio avviene con un ritardo massimo di 5 giorni oltre la scadenza o dopo la segnalazione da parte dell’Agenzia, se invece il ritardo accumulato non è più di 60 giorni, la multa è ridotta di 1/3, diventando da 66,66 euro a 20mila euro.
A questo punto vale la pena evidenziare le varie scadenze fiscali dei diversi modelli. È sempre utile avere a portata di sguardo il calendario fiscale delle dichiarazioni, per evitare di incorrere in sanzioni e more.
Di seguito mostriamo quali sono le date che interessano tutti i contribuenti che presentano il modello 730 (precompilato oppure ordinario), il Modello Unico (nelle sue tre versioni) e il modello 770 (dedicato ai sostituti d’imposta).
Il calendario fiscale delle dichiarazioni dei redditi 2016 ha preso il via, appunto, il 15 aprile con la disponibilità, on line, del modello 730 precompilato.
La prossima scadenza utile da segnare sarà quella del 16 giugno. A seguire tutte le altre del 2016 come da prospetto che segue:
16 giugno: ultimo giorno utile per il versamento del saldo Irpef relativo all’anno 2015 e l’acconto Irpef relativo all’anno 2016 che possono essere anche rateizzati al massimo fino al mese di novembre.
30 giugno: ultima data utile per la presentazione del modello Unico PF 2016 cartaceo presso gli Uffici Postali.
7 luglio: ultimo giorno utile per la presentazione del modello 730, salvo proroga già paventata al 23 luglio, sia in versione ordinaria che precompilata (nel caso in cui è stato necessario effettuare modifiche ai dati inviati dall’Agenzia delle Entrate).
16 luglio: ultimo giorno utile per il versamento del saldo Irpef relativo all’anno 2015 e l’acconto Irpef relativo all’anno 2016 con la maggiorazione dello 0,40%;
31 luglio: ultima data utile per presentare il modello 770, quello che interessa i sostituti di imposta.
30 settembre: ultimo giorno utile per la presentazione dell’Unico PF 2016 (per le persone fisiche) in modalità telematica. Sempre in tale data vanno presentati il modello Unico SP 2016 (per le società di persone) e il modello Unico SC 2016 (per gli enti commerciali e le società si capitale). Nei casi in cui l’esercizio non è stato chiuso con la fine dell’anno solare, la scadenza della presentazione viene spostata all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello della chiusura.
30 novembre: ultima data utile per il versamento del secondo acconto o dell’unica rata Irpef dell’anno 2016.
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