I guadagni dei parlamentari ricavati dalle dichiarazioni dei redditi
Dalle dichiarazioni dei redditi 2015 risulta che l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti ha aumentato il proprio reddito fra le dichiarazioni 2014 e quelle del 2015 del 168%, passando da 288.896 a 775.552 euro. Francesco Bonifazi, deputato e tesoriere del Pd, con una crescita dei suoi redditi del 66,76%, é passato da 174.580 a 291.140 euro. Giulio Tremonti, che oggi è il superconsulente fiscale ai massimi livelli, ha avuto la crescita dei suoi redditi da 3,48 a 3,932 milioni di euro complessivi. Segue Niccolò Ghedini (Avvocato di Berlusconi) arrivato a quota 2,46 milioni di euro; Alfredo Messina (Senatore azzurro), con una dichiarazione dei redditi di 1,63 milioni di euro; Alberto Bombassei, di Scelta Civica, con un reddito di 1,5 milioni di euro; Renzo Piano, senatore a vita, con 1,36 milioni di euro. L’ultimo milionario è un senatore berlusconiano, Salvatore Sciascia con un reddito di 1,03 milioni di euro; Carlo Azeglio Ciampi, senatore a vita, con 695.545 euro, che è in gran parte la pensione di ex Governatore della Banca d’Italia; il senatore Bernabò Bocca con 574.805 euro. Arriva per la prima volta anche la dichiarazione dei redditi 2015 di Giorgio Napolitano, dopo nove anni di presidenza, che ammonta a 261.919, inferiore del 14% alla dichiarazione dei redditi 2014, che viene resa ora la prima volta: era di 304.916 euro. Nasce un piccolo giallo. Entrambe le cifre sono superiori – una di molto – a quei 239.181 euro che Napolitano disse di guadagnare lordi come Presidente della Repubblica, assicurando con un comunicato del Quirinale di non percepire “alcun vitalizio o trattamento pensionistico da tempo maturato per le attività di deputato in dieci legislature”.
Alla Presidente della Camera Laura Boldrini in un anno il reddito è cresciuto del 19,99% (a 138.486 euro). Anche al Presidente del Senato Pietro Grasso è cresciuto il reddito dell’11,99%, passando ad un reddito di 354.487 euro con il cumulo della pensione da ex magistrato. Per quanto riguarda il Governo Renzi, “18 ministri e sottosegretari hanno migliorato la propria posizione economica, per due di loro è restata immutata e in 21 casi è decisamente peggiorata”.
La maglia nera è andata a Yoram Gutgeld. (viene eletto deputato nel 2013 in Abruzzo per il PD. In veste di consigliere del Presidente Renzi diventa Commissario alla Revisione della Spesa): ha perso quasi tutto con il crollo del suo reddito da 3,23 milioni di euro ad appena 101.379 euro, con il taglio del suo reddito del 96,86%.
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