AVELLINO CITTA’ AMARA

AVELLINO CITTA’ AMARA

 

Con gli occhi fissi, rivolti ai neon della redazione,

attendo con ansia il momento della mia illuminazione.

Qualcosa che mi porti lontano da qui, là dove solo le aquile sono in grado di osare,

là dove l’orizzonte con la sua infinita e tenue linea tocca la terra e il mare.

Storie di un ragazzo nato e vissuto in una città malata,

che alla vecchia classe dirigente e politica ha deciso di restare, ahinoi, ancorata.

Storie di un eterno ritorno, con poche possibilità di futuro,

di una lotta alla sopravvivenza in cui non sempre è facile tener duro.

Promesse quasi mai mantenute, speranze quasi sempre tradite,

la rabbia di tanti giovani pronta ad esplodere come dinamite.

Qualcuno parte per Roma, altri per Firenze, Bologna,Torino e Milano,

consapevoli di non poter sognare cullati tra le braccia del proprio divano.

E intanto la nostra verde e ridente Avellino perde a poco a poco i suoi colori, i suoi profumi, la sua giovialità,

sempre più immersa in una coltre di nebbia che difficilmente si diraderà.

E il tempo scorre incessantemente, come un fiume in piena senza sosta,

non lasciando alcuna testimonianza del presente ai nostri eredi esposta.

Quando anche dell’ultimo brandello del passato non resterà più orma,

chi ci sarà a dare alla nostra città aspetto e forma?

DAVIDE DE IASI

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